LE STORIE DI MELAVERDE RASPELLI PARLA DI AGRICOLTURA GIOVANE E TRA ZAMPONE E COTECHINO MODENA IGP
Le Storie di Melaverde (Canale 5, domenica 30 dicembre, dalle ore 11.20) racconteranno di nuovo due belle storie accomunate da una grande passione per la natura, la montagna e le sfide.
La prima è quella di Davide, 33 anni, allevatore, che oggi, insieme alla moglie Tiziana e ai tre figli Beatrice Martina e Stefano, gestisce l'azienda agricola Alfons David a Casazza, in provincia di Bergamo. Visita della stalla delle vacche e quella delle oltre 700 capre, una struttura in legno all'avanguardia dotata di un'immensa vetrata per il controllo a vista, 24 ore su 24 degli animali.
Pierangelo Zanga, classe 1944, scalatore bergamasco è invece il protagonista della seconda storia. Anche lui, la montagna ce l'ha nel cuore. A Gaverina Terme gestisce il ristorante albergo K2, così chiamato in onore della spedizione del 1983 a fianco di Agostino Da Polenza, primo bergamasco a conquistare la vetta.
A seguire ancora Edoardo Raspelli inizierà la sua parte de Le Storie di Melaverde di nuovo a Modena in compagnia del simbolo della cucina di casa emiliana, la Rezdora, la donna di casa, che per le feste non perdeva l'occasione di preparare, insieme ai classici tortellini, i protagonisti di questa puntata: lo zampone e il cotechino Modena (oggi ad I.G.P., l'Indicazione Geografica Protetta). Sullo schermo come vengono lavorati i tagli freschi, come nascono gli impasti e le diverse fasi di insacco oggi normate dal disciplinare IGP che segue minuziosamente la nascita di questi due prodotti freschi, ma anche precotti in modo da accontentare anche le massaie più moderne, rendendo così accessibili a chiunque i sapori della tradizione.
Foto di Elena Tiraboschi
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).