LE OSTRICHE AMÉLIE AL CENTRO DI UNA NUOVA CREAZIONE DELLO CHEF FRANCESCO MASCHERONI

Le ostriche della Maison D’Huîtres Amélie diventano protagoniste dell’ultima creazione dell’executive chef Francesco Mascheroni dell’Armani/Ristorante di Milano. Un viaggio sensoriale in cui i sapori delicatamente metallici del mare e la consistenza croccante delle ostriche Amélie incontrano il sentore dolce-amaro dell’asparago gigante di Bassano, per esaltare il gusto della sogliola in un’armonia inaspettata.

Questa sinfonia che coinvolge tutti i gusti, rivela una nuova creativa interpretazione delle ostriche Amélie in una spettacolare location situata al settimo piano dell’Armani Hotel Milano, l’edificio in stile razionalista progettato nel 1937 da Enrico A. Griffini in via Manzoni. La vista esclusiva sul Duomo e sullo skyline di Porta Nuova accompagna questa esperienza sublime.

Qualità, eleganza e unicità sono i tratti distintivi delle ostriche della Maison D’Huîtres Amélie, che dopo aver conquistato la Francia e la Spagna, sono arrivate in Italia appassionando con il loro sapore unico i palati più esigenti, i critici enogastronomici e molti dei nomi più prestigiosi della cucina gourmet.

Grazie alla ricerca dello chef Francesco Mascheroni, questo prelibato prodotto del mare conosce nuove declinazioni che ne esaltano le sfumature di gusto. La filosofia dell’Armani/Ristorante – una stella Michelin, è quella di proporre piatti creati con prodotti ricercati e di altissima qualità, materie prime artigianali selezionate con cura e con attenzione al metodo e alla provenienza. Il concetto di stagionalità è alla base del menù in tutte le sue fasi, dalla creazione all’impiattamento, dove anche i colori giocano un ruolo fondamentale.

Le ostriche Amélie sono il frutto dell’incontro tra le acque agitate dell’Oceano Atlantico, che grazie alle maree sono ricche di sedimenti e fitoplancton, e quelle invece dolci del fiume Seudre. Da qui un’alchimia di sentori che regala al palato emozioni di gusto uniche e ricercate, per conquistare un pubblico selezionato, pronto a lasciarsi stupire dall’eleganza e dal savoir faire della Maison francese.

Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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