L’ARTE IN STRADA A LONDRA

Londra è straordinaria per gli amanti dell’arte. E non c’è nemmeno bisogno di entrare in uno dei suoi musei o gallerie: basta guardarsi intorno. Grandi figure di artisti sono stati chiamati sin dal periodo vittoriano a decorare strade e piazze; basta pensare ai cinque dinosauri appostati tra gli alberi del Crystal Palace Park, agli iconici leoni che stanno a guardia del monumento a Nelson in Trafalgar Square o all’Eros che scocca frecce alla sommità della Shaftesbury Memorial Fountain. Questa tradizione si è mantenuta e grandi sculture figurative ed astratte molto particolari si sono aggiunte in anni recenti. Con il bel tempo, con una piacevole passeggiata, ne possiamo individuare facilmente cinque installate nel centro della città, partendo dall’11 Cadogan Gardens, un affascinante albergo dalla tipica architettura vittoriana in mattoni rossi situato in una deliziosa piazzetta nell’elegante quartiere di Chelsea. Proprio l’indirizzo giusto per godersi la capitale britannica.

Winged figure (1963) di Barbara Hepworth adorna la facciata del grande magazzino John Lewis in Oxford Street. Fu commissionata dal proprietario nel 1961 proprio per celebrare l’apertura del negozio. Sembra un angelo di alluminio e acciaio che osservi il viavai di turisti in quella che è forse la strada più trafficata di Londra. La Hepworth dichiarò che era stata ispirata dal desiderio di muoversi liberamente in aria e in acqua senza l’impaccio delle gambe.

All’ombra del Palazzo di Westminster, in Abington Street Gardens, si trova invece una scultura di bronzo di Henry Moore: Knife Edge Two Piece (1962), che dimostra il suo comando di forma e di proporzioni. È un’opera della maturità, quando Moore era già celebre in tutto il mondo e il suo genio influenzava una generazione di artisti. Chissà se avrà influenzato anche le generazioni di politici che sono passati di lì?

La figura accovacciata di Isaac Newton con in mano un compasso domina il cortile della British Library (Eduardo Paolozzi, 1995). Finora il grande scienziato aveva taciuto, ma da qualche tempo chiunque usi il suo smartphone per scansire la targa alla base delle statua può ricevere una telefonata dal grand’uomo, che parla della sua vita e delle sue scoperte scientifiche, tuttora alla base della nostra tecnologia.

Nel centro di Londra, tra Trafalgar Square e la stazione di Charing Cross, dietro la chiesa di St. Martin-in-the-Fields, è stata collocata una scultura molto strana. Si tratta di A Conversation with Oscar Wilde di Maggi Hambling (1998), il primo monumento pubblico dedicato allo scrittore al di fuori della sua nativa Irlanda. Ha ha la forma di un sarcofago di granito verde, con un busto di Wilde che emerge dalla parte superiore con una mano che stringe una sigaretta. L’idea è di sedersi e scambiare quattro chiacchiere con il drammaturgo, celebre per il suo humour.

Fulcrum è una grande scultura dell'artista americano Richard Serra installata nel 1987 vicino all'ingresso occidentale della stazione di Liverpool Street, a Londra, come parte dello sviluppo del complesso di Broadgate. L’opera è composta da cinque lastre di acciaio arrugginito Cor-Ten, è alta circa 17 metri e torreggia sui passanti con un effetto un po’ inquietante. Infatti Serra si era mantenuto lavorando in un’acciaieria mentre si specializzava in Belle Arti.

11 CADOGAN GARDENS HOTEL - Diverse tipologie di camere e suites, 56 in totale, permettono di scegliere l’ambiente perfetto per il proprio soggiorno a Londra, anche viaggiando con la famiglia. L’arredamento varia dal contemporaneo al tradizionale, ma sempre sontuoso e completato da letti a baldacchino, caminetti, bagni in marmo ed accessori e servizi ricercati, come le lenzuola di finissimo cotone egiziano, i morbidi accappatoi, i set di cortesia firmati dal prestigioso brand Ormonde Jayne, le macchine Nespresso per il caffè in camera, l’acqua minerale a disposizione. WiFi gratuito. Palestra con TV touch-screen personale. Servizio in camera 24 ore.

L’offerta gastronomica comprende ristorante, bar e spazi dove organizzare eventi privati. L’Hans’ Bar & Grill è un’oasi di calma tra i negozi di artigianato e delikatessen di Pavilion Road. Dal breakfast alla cena, i menu sono basati su prodotti locali stagionali preparati con cura ed esperienza. Gli squisiti dessert di cioccolato si ispirano a colui che dà anche il nome al locale: Sir Hans Sloane, medico e botanico, che per primo fece conoscere il cioccolato in Inghilterra. Il Chelsea Bar è uno scenario di gusto un po’ teatrale, con la sua gamma di colori dall’oro al grigio scuro, dove rilassarsi con un cocktail classico o innovativo o con un bicchiere di eccellente vino.

L’atmosfera seducente, l’arredamento caldo e raffinato, il servizio gentile e professionale rendono questo albergo a 5 stelle un’icona di stile. Infatti fa parte di Small Luxury Hotels of the World e di Iconic Luxury Hotels, una collezione di strutture diverse tra di loro ma dal carattere particolare dove gli ospiti possono vivere esperienze memorabili.

11 Cadogan Gardens Hotel 11 Cadogan Gardens, Chelsea, London, SW3 2RJ, UK
tel: +44 (0)20 7730 7000 – e-mail reception@11cadogangardens.com  www.11cadogangardens.com

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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