L’ANTICA PIEVE DI SPALTENNA APRE LE SUE PORTE

La millenaria Pieve di Santa Maria a Spaltenna di Gaiole in Chianti (SI) ha  ufficialmente riaperto al pubblico. Il gioiello architettonico romanico risalente alla fine del X secolo, è situato nel cuore del Chianti Classico, all’interno della proprietà di Castello di Meleto.

La cerimonia di riapertura, che prevede una Santa Messa solenne, aperta a tutta la comunità, segna il completamento di un importante intervento di restauro che ha interessato principalmente il rifacimento della copertura lignea della struttura, rendendo nuovamente agibile questo prezioso edificio storico. I lavori, promossi dall’Azienda e finanziati attraverso fondi del P.N.R.R., hanno permesso di salvaguardare e valorizzare un patrimonio culturale e religioso di inestimabile valore per il territorio.  

"Siamo orgogliosi di restituire alla comunità e ai visitatori questo straordinario esempio di architettura romanica  - ha dichiarato Francesco Montalbano, Direttore Generale di Castello di Meleto - il restauro della Pieve di Spaltenna non è solo un atto di conservazione del patrimonio storico, ma rappresenta il nostro impegno nel preservare e promuovere l'identità culturale del Chianti Classico. Questa riapertura simboleggia un ponte tra il nostro passato millenario e un futuro sostenibile, in linea con la filosofia di Castello di Meleto."  

L'intervento di restauro, eseguito nel pieno rispetto delle caratteristiche originali dell'edificio, ha permesso di consolidare la struttura e di risolvere le problematiche che ne minacciavano l'integrità. La Pieve, ora restituita al suo antico splendore, si prepara ad accogliere nuovamente fedeli e appassionati d'arte, offrendo un'esperienza unica di spiritualità e bellezza nel contesto mozzafiato delle colline del Chianti Classico. La riapertura della Pieve di Spaltenna rappresenta un momento significativo per la comunità locale e per tutti gli amanti dell’arte e della storia, sottolineando l'importanza della conservazione del patrimonio culturale come volano per lo sviluppo sostenibile del territorio.  

La chiesa ospita da centinaia di anni un Crocifisso, a cui gli abitanti del territorio sono molto devoti. Si racconta, infatti, che la collina di Spaltenna fosse un tempo un folto bosco di lecci tanto da essere definito “buio e macchioso più di tutti” e, quindi, nessuno voleva attraversarlo. Ma una pastorella, devota alla Madonna, portava le sue pecore proprio in quella macchia e nello stesso tempo filava i “pennecchi” di lana che i genitori le affidavano. Una sera al momento di radunare le pecore la pastorella si accorse che ne mancava una. La cercò molto, girando per il bosco, e alla fine la vide immobile. La chiamò più volte, ma la pecora non si mosse. Allora la pastorella prese un sasso e lo lanciò verso la pecora. Ma il sasso cadde al suolo vicino a lei e in quel punto si levò un lamento. Si avvicinò e vide disteso il Signore Crocifisso. E lei, piangendo disperata, pur senza peccato, domandò pietà, misericordia e perdono per avergli tirato la sassata. Il mattino seguente tutto il popolo si diresse in processione nel luogo del miracolo. L’immagine sacra fu portata in chiesa e divenne oggetto di devozione, in particolare la seconda domenica di maggio.  

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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