LA TINCA DI CERESOLE D'ALBA

In provincia di Cuneo, dove le dolci colline del Roero iniziano a declinare verso la pianura, sorge il comprensorio territoriale di Ceresole d’Alba. E’ una pianura fertile che si alterna con sobrietà alla fascia boschiva.

Nella tradizione gastronomica di Ceresole d’Alba primeggia la pregiata tinca. Qui, l’allevamento della tinca, tipico della zona, un areale chiamato “pianalto”, è storicamente accertato già dal XIII secolo, quando, tra le varie gabelle, si faceva obbligo agli abitanti di fornire una certa quantità di tinche. I documenti storici relativi alla cruenta battaglia di Ceresole del 14 aprile 1544 tra francesi e spagnoli evidenziano la razzia di tinche, da parte delle truppe di una fazione nel momento del ritiro, e la distruzione di alcune peschiere.

La storia narra inoltre che sul territorio un tempo giacevano vari laghi detti appunto peschiere. Abbondavano tutti di ottimi pesci e le loro acque servivano anche per l’irrigazione dei campi e l’abbeveraggio del bestiame. L’assenza di corsi d’acqua importanti ha storicamente costretto i contadini di queste terre a raccogliere l’acqua piovana in invasi scavati nella nuda terra. Sul territorio c’era poi in discreta quantità di frumento, meliga, uva, frutta e fieno.

Era in estate che per vie delle scarse piogge e il prelievo per l’irrigazione si registrava l’abbassamento del livello dell’acqua nelle peschiere, motivo per cui a settembre venivano prosciugate del tutto e il pesce pescato e consumato.

Come è accaduto per molte tipicità anche la tinca nel corso del tempo ha perso la sua valenza ed è solo grazie al coraggio di alcuni imprenditori agricoli che negli ultimi decenni il suo allevamento è stato riscoperto e valorizzato.

Il 23 gennaio 2003 è nata L’Associazione “Amici della Tinca di Ceresole d’Alba” che ha come oggetto esclusivo della propria attività la valorizzazione del pesce e dell’ambiente naturale che la ospita.

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.