LA STRAORDINARIETÁ DI PRASLIN E DELLE SUE ISOLE SATELLITE

Prima della colonizzazione delle isole da parte dei Francesi a metà del XVIII secolo, la Côte d’Or di Praslin era un covo di pirati. L’isola fu all’inizio battezzata Isola delle Palme alla sua scoperta, poi Praslin in onore del Duca di Praslin, ministro francese della marina nel 1768 al momento in cui la “pietra originale di possesso” fu eretta sull’isola ad Anse Possession. Circa un secolo e mezzo più tardi, il generale Gordon (di Khartoum) si convinse che la Vallée de Mai fosse il Giardino dell’Eden originario. In questa vallata cresce il leggendario Coco de Mer, il seme più grande del mondo, che si sviluppa in altezza sui palmizi di una foresta primitiva. La Vallée de Mai, uno dei due siti seychellesi classificati Patrimonio Naturale Mondiale dell’UNESCO, ospita sei specie di palmizi endemici. L’isola comprende spiagge veramente paradisiache come Anse Lazio e Anse Georgette, comparendo entrambe nella classifica delle 10 spiagge più belle del mondo questi ultimi dieci anni.

 Altre escursioni nelle isole che circondano Praslin sono consigliate per andare alla scoperta di La Digue, del parco marino di Curieuse, delle riserve di volatili delle isole di Cousin e di Aride, dell’isolotto Coco, delle isole di Petite e Grande Soeurs e di Saint-Pierre.

Praslin, come Mahé, ha le proprie isole satelliti che aggiungono valore ad ogni itinerario, specialmente per gli ornitologi poiché sono gli ultimi rifugi di alcuni tra i volatili più rari al mondo. Queste isole sedurranno tutti gli appassionati di natura e di eccezionali fondali marini. Classificate come Riserve Naturali, non autorizzano alcun alloggio ma possono essere organizzate escursioni in mezza giornata o in giornata tramite l’intermediazione delle compagnie di Destination Management.

Curieuse - Chiamata un tempo Isola Rossa per via della sua terra rossa ed ocra, Curieuse fu ribattezzata dal nome di uno dei vascelli dell’esploratore Marion Dufresne che ha esplorato le isole del gruppo di Praslin nel 1768. All’epoca, questa isola corrugata servì ad accogliere una colonia di lebbrosi ad Anse Saint-Joseph; la Casa del dottore che vi risiedeva, che risale al 1870, è stata recentemente convertita in ecomuseo per i visitatori.

Cousin - Cousin è diventata nel 2010 la prima riserva al mondo neutra di carbonio dopo anni di misurazione e di analisi riguardanti l’insieme delle emissioni associate all’isola ed esaminando le possibilità di riduzione (in sodalizio con Carbon Clear). La riserva di Cousin è un vero tesoro della natura ed è divenuto il primo IBA, Important Bird Area, sito di rilievo nelle Seychelles e l’ovest dell’Oceano Indiano dove 250.000 volatili nidificano.

Aride - Aride è stata classificata Riserva Naturale nel 1967. A partire dal 1973, epoca in cui Christopher Cadbury, uomo di affari britannico, l’ha riscattata e l’ha posta sotto la protezione dell’attuale Royal Society of Wildlife Trusts, il numero dei volatili marini è aumentato al punto da renderla la più grande colonia al mondo e un luogo di riproduzione per 18 specie. D’altronde, 5 specie di volatili endemiche sono tornate a viverci. Aride è celebre per la sua popolazione di Sterne rosa, di piccoli Fetonti o Fetonte dal becco giallo, di Noddi marianna, di Sterne di Dougall e di Puffini d’Audubon.

Saint-Pierre - Saint-Pierre fa parte delle isole della baia della Côte d’Or a Praslin e si presenta sotto forma di un minuscolo isolotto con un profilo di granito frammisto di palme da cocco che è divenuto la rappresentazione della quintessenza delle Seychelles. Saint-Pierre si trova circa a 1,5 km dalla Pointe delle Zanguilles sulla favolosa spiaggia di Côte d’Or di Praslin.

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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