LA STRADA ALPINA DEL GROSSGLOCKNER FESTEGGIA I 90 ANNI E RIAPRE A MAGGIO

Il fruscio del vento tra i boschi di larici, il mormorio di un ruscello, i campanacci di mucche e pecore che pascolano sugli alpeggi in alta quota: tutto questo si può sentire mentre si viaggia su questa strada alpina, che collega la regione della Carinzia a sud con quella del Salisburghese a nord.

La Strada alpina del Grossglockner prende il nome della vetta più alta dell’Austria. E’ lunga 48 chilometri e si inerpica nel cuore del Parco Nazionale Alti Tauri fino a quota 2.571. Inaugurata nel 1935, è un grandioso capolavoro d’ingegneria stradale che con 36 tornanti scavalca la catena alpina degli Alti Tauri e attraversa alcuni fra i paesaggi più belli dell'Austria.  

Fra progetti ambiziosi, finanziamenti precari, e accese discussioni su quale fosse il tracciato migliore, nell’agosto 1930 fu dato il via ufficiale alla realizzazione del progetto da tutti ritenuto molto ambizioso. Pensata per collegare le due regioni, per creare posti di lavoro in un periodo di profonda crisi economica, e per simbolizzare innovazione e progresso, dopo 5 anni di lavori, a cui contribuirono 3.200 persone, la strada fu inaugurata il 3 agosto 1935, e già nei giorni successivi vi si tenne una gara automobilistica.  

Se immagini e film di quel periodo fanno venire qualche brivido a causa della carreggiata stretta e alla velocità delle auto dell’epoca, al giorno d’oggi si percorre in tutta tranquillità: negli ultimi 90 anni la strada è stata infatti costantemente mantenuta e modernizzata senza però perdere il suo carattere originale, con un’attenzione particolare alla tutela dell’ambiente circostante.  

L’anniversario è anche un'opportunità per guardare avanti. La Strada Alpina del Grossglockner rimane un esempio di turismo sostenibile, in cui natura ed innovazione tecnologica si fondono armoniosamente. Con nuovi progetti, come la promozione della mobilità elettrica e l’accessibilità per tutti, la società di gestione della strada continua a investire nel progresso e nel rispetto dell’ambiente.  

La strada alpina del Grossglockner è chiusa in inverno e riapre all’inizio di maggio.

www.grossglockner.at/it

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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