LA SLOW-SOFIA DI CONFINE TRA ALTO ADIGE E TRENTINO
Prima ancora del premio che lo ha eletto albergo storico dell’anno della provincia di Bolzano per il 2019, ciò che rende unico e speciale l’Hotel Zum Hirschen di Senale-San Felice è una filosofia slow tradotta dalla famiglia Kofler-Mocatti in elementi tangibili come l’architettura, il design e una location che già nel 1184 fungeva da ospizio per pellegrini.
Forse è proprio in questo antico nesso tra turismo e spiritualità che si radica il concetto di crescita per sottrazione e sostenibilità a tutto tondo alla base della ristrutturazione affidata all’architetto Lorenzo Aureli, che nel 2017 ha ripensato l’albergo come un simbolo dell’autenticità nel cambiamento ispirandosi alla conformazione e alla storia di una frontiera nascosta tra Alta Val di Non e Alto Adige, dove il silenzio è una condizione quasi naturale e necessaria per godere appieno della voce del bosco retrostante, che in autunno si tinge d’oro.
Sottrazione significa essenzialità, minimalismo che elimina il superfluo. A meno che non venga richiesta, le nuove stanze sono concepite senza televisione. Come universi allineati sui principio di risparmio e concentrazione di un’energia che è anche interiore e alimentata paradossalmente dall’idea del recupero del senso e del valore del tempo attraverso la possibilità – o forse la necessità – di spegnere, staccare per rimettere al centro se stessi, senza interferenze digitali e telematiche. In una struttura all’avanguardia sul piano della progettazione, certificata CasaClima, la sera anche il wifi si prende una pausa.
Siamo in un luogo di ritiro fisico e spirituale, che incarna e promuove un approccio più consapevole della vacanza in un refugium del 21esimo secolo, dove il costante dialogo tra passato e futuro nel presente dà vita all’armonia del contrasto, declinata in una pervasiva e dominante libertà che consente di innovare valorizzando la tradizione.
Quella dello Zum Hirschen è una dimensione che si adatta ai ritmi legati al susseguirsi delle stagioni e che profuma di erbe primaverili come il tarassaco, del trionfo autunnale del radicchio tardivo di montagna e dei Mercatini di Natale che ogni inverno punteggiano la valle. Tutto è in sintonia, dalla scelta delle decorazioni fino alla composizione del menu del Ristorante Cervo, dove la gastronomia si adegua alla slow-sofia di sobrietà e semplicità ereditata dalla tradizione del pellegrinaggio. È un’esperienza culinaria che valorizza gli aromi e le essenze del bosco secondo i saperi del parroco erborista Weidiger e i principi salutari descritti già nel Medioevo da Hildegard von Bingen, che concepiva la cucina come uno strumento di benessere e di disintossicazione.
Sembra difficile abbandonare un’oasi come questa, che però è pensata proprio come uno stimolo a conoscere il territorio circostante, in ebike e a piedi verso il Lago Tret o seguendo in moto le curve di passi come quello della Mendola e del Tonale.
Si può fare tutto. Ma bisogna farlo con calma.
Hotel Zum Hirschen Via Malgasott, 2 - 39010 Senale - San Felice (BZ)
Tel +39 0463 886 105. www.zumhirschen.com
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).