LA PIZZA CONTINUA A CONQUISTARE I CUORI DEGLI ITALIANI
Siamo un popolo di buongustai – e su questo non c’è alcun dubbio! Gli italiani amano la buona cucina e difficilmente scendono a compromessi quando si tratta di ingredienti, gusti e sapori. La ricchezza culinaria del nostro Paese è senza pari, invidiata e apprezzata in tutto il mondo è la pizza, piatto simbolo della nostra tradizione e ormai diventata una passione planetaria – a cui i nostri connazionali non sono disposti a rinunciare.
In occasione della Giornata Mondiale della Pizza (17 gennaio), Groupon ha condotto un’analisi dei suoi dati interni per esplorare i gusti e le abitudini degli italiani quando si parla di “uscire a mangiare una pizza”. In generale, nonostante secondo una ricerca DOXA* commissionata da Groupon 6 italiani su 10 si dichiarano a favore della sperimentazione, i nostri connazionali amano uscire a mangiare la classica pizza: sono infatti oltre 265.000 i coupon di questa tipologia venduti su tutto il territorio italiano nel corso del 2018, un dato questo che raggiunge oltre 900.000 coupon venduti se si considera il triennio 2016-2018. Una passione irrefrenabile, che neanche lo spirito di innovazione o la curiosità possono contrastare!
E la pizzeria si conferma un classico luogo da serata in compagnia! Se si guarda infatti al numero di persone che grazie a Groupon hanno gustato una pizza nel 2018 il totale supera le 700.000 persone - organizzate in media in tavoli da 2 o 3 persone. Anche in questo caso, il trend si conferma positivo nel triennio 2016-2018: sono stati più di 2.500.000 gli italiani che hanno gustato una pizza, di qualsiasi tipologia, con Groupon.
La classica pizza continua ad essere la regina della tavola in Italia: sono circa 2.200.000 gli italiani che nel triennio 2016-2018 hanno scelto di andare in pizzeria grazie a Groupon per una classica margherita tra amici! Ma anche il piatto simbolo della tradizione culinaria italiana è stato reinventato, per soddisfare anche i più innovatori su questo fronte. Guardando alle diverse modalità di consumo della pizza, la formula All You Can Eat ha convinto oltre 130.000 italiani nel triennio 2016-2018, che amano assaggiare tutti i tipi di pizza senza fermarsi mai! Anche la pizza gourmet ha conquistato i nostri connazionali: quasi 100.000 italiani hanno infatti gustato una cena di questo negli ultimi tre anni, mentre nello stesso periodo la pizza al metro ha portato fuori a cena quasi 35.000 italiani. Oggi la pizza non è più sinonimo di “uscire a cena”: con il crescente successo delle formule di consegna a domicilio, sono stati più di 30.000 gli italiani che nello steso periodo di tempo hanno deciso di gustare una deliziosa pizza a casa propria, perfetta combinazione di gusto e comodità!
Ma se da un lato gli italiani tendono sempre di più a scegliere piatti classici e di alta qualità, dall’altro emerge oggi la necessità di stare attenti ad allergeni e intolleranze alimentari che coinvolgono anche la tanto amata pizza.
A cosa facciamo attenzione? La top 3 evidenziata dalla ricerca DOXA (2.030 interviste online su un campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana adulta di 18-74 anni, che mangiano fuori casa almeno 1 volta al mese. Le interviste sono state condotte dal 20 al 25 marzo 2018) conferma l’attenzione verso la scelta di prodotti di qualità: al primo posto l’uso di alimenti stagionali/freschi (48%), seguito dall’uso di alimenti a km zero al secondo (39%) e l’uso di alimenti biologici/DOP al terzo (31%). Si classifica quarta l’attenzione a menù che sanno rispondere alle necessità di clienti con intolleranze e allergie (21%), comprensivi tra gli altri di piatti per celiaci o alimenti senza lattosio – un fattore questo che diventa ancora più importante per le nuove generazioni, nella fascia 18-34 anni (Millennial).
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Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).