LA FAMIGLIA DEL BUONO È L’UNDICESIMA PIZZERIA CENTENARIA DI NAPOLI
La pizzeria “La Pizza da Gennaro” da oggi è nella storia della pizza napoletana a pieno titolo. La famiglia Del Buono che gestisce da sempre la pizzeria è una delle famiglie storiche di pizzaiuoli napoletani. E come tutte le famiglie storiche la loro storia si intreccia con quella di altre famiglie.
Nata Dello Buono, nome divenuto per un errore accidentale di trascrizione nei registri comunali napoletani “Del Buono” nel primo decennio del secolo ‘900, la famiglia Del Buono è stata ad oggi in condizione di risalire nel tempo a sei generazioni indietro nel tempo quando Dello Buono Generoso, di professione rosticciere (attività come quella del pizzicagnolo attribuita anche a chi produceva pizze), nel 1884 dichiarò all’anagrafe del Comune di Napoli Dello Buono Umberto figlio di una Mattozzi figlia di Luigi pizzaiolo.
Il Mattozzi Luigi era quello che sarebbe poi divenuto proprietario della Pizzeria “Est Est” in Piazza della Carità (oggi Salvo D’Acquisto) che oggi è nota a tutti come la Pizzeria Mattozzi.
Di lì agli inizi del 1900 nacque Del Buono Generoso, figlio di Umberto - pizzaiolo, anch’egli dichiarato con la testimonianza di un Mattozzi pizzaiolo, stavolta figlio del Luigi precedente.
Seguirono poi Del Buono Gennaro, figlio di Generoso – pizzaiolo, che si distinse nella sua lunghissima carriera, esaltata anche da un articolo a firma dello scomparso giornalista Compagnone de Il Mattino di Napoli, anche come costruttore di forni.
Detta sapienza, unitamente alla tradizione di famiglia di pizzaiolo, è stata passata al figlio Del Buono Maurizio, anch’egli pizzaiolo, che non ha mancato di trasferirla al figlio Del Buono Claudio e al genero Lino Luchini con i quali conduce la pizzeria storica di famiglia in una sede rinnovata di 400 mq nel cuore del popoloso e storico quartiere di Secondigliano dove la famiglia opera da oltre 80 anni.
Alla storia della famiglia si deve anche una grande creatività estemporanea che dagli anni settanta ad oggi è valsa grande fama alla famiglia. A Del Buono Gennaro sono da annoverare le pizze con la frutta e la pizza bruschetta che dagli anni ’90 è uno dei simboli della pizzeria.
La capacità creativa ha poi trovato pieno sfogo in Maurizio che spesso con i prodotti del giorno, sovente ittici, crea proposte estemporanee. La carne macinata, o “allacciata”, come definita nel gergo dei pizzaioli di una volta, è ricorrente nelle proposte più popolari della pizzeria “La pizza da Gennaro”.
La storia della famiglia centenaria oggi prosegue attraverso le sapienti mani di Claudio, tecnologo delle farine per alcuni molini.
“Grazie a questo riconoscimento oggi la nostra Pizzeria ha una risonanza mediatica maggiore ma, nel contempo, siamo in grado di ringraziare con questo riconoscimento tutti quelli che in un a storia così lunga ci hanno accompagnato come clienti, credendo nel nostro prodotto e sostenendo la nostra impresa familiare. Oggi il quartiere di Secondigliano cessa di essere periferia e diviene centro storico ed io sento accanto a me l’alitare soddisfatto dei miei antenati e di mio padre.” con queste parole Maurizio Del Buono invita tutti i napoletani a visitare la pizzeria onde poter vedere con le proprie mani come in oltre 100 anni si è badato soprattutto a tutelare l’arte del pizzaiolo che è, come tutti sanno, Patrimonio immateriale dell’Unesco.
Corso Secondigliano n.420-422-424 – Napoli
Telefono 081-7540542 Aperto a pranzo e cena Chiuso la domenica
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).