LA COSTIERA NEL PIATTO I MENU DELL’HOTEL SANTA CATERINA UN’ESPERIENZA SENSORIALE

Si dice che si mangi prima con gli occhi, poi con l’olfatto e solo per ultimo con il gusto. È proprio il caso dei menù dello storico Hotel Santa Caterina di Amalfi, 5 stelle lusso. Nei due ristoranti, uno panoramico affacciato sul golfo e sugli agrumeti della struttura e uno al mare ai piedi della scogliera, sono serviti piatti raffinati e aromatici a base delle tipicità del territorio e dei prodotti raccolti direttamente nella proprietà. Gli agrumi più profumati e le verdure di stagione valorizzano latticini locali, pesce fresco e carni del luogo. Sapori e profumi a 360 gradi, panorama incluso.

L’Hotel Santa Caterina si trova a picco sulla scogliera che si affaccia sul golfo di Amalfi. Simile a una nave che si affaccia nel blu, con la prua protesa verso il mare e il cielo, con l’aggiunta di giardini digradanti che con ripidi sentieri arrivano fino alla discesa al mare privata. Da un capo all’altro di questo percorso profumato, si trovano i due ristoranti: in alto quello gourmet, con terrazza panoramica aperto di sera, giù al mare quello aperto di giorno da aprile ad ottobre, con piatti più semplici ma molto curati. In entrambi è palpabile la forte identità campana e l’orgoglio dei prodotti del luogo e dei profumi. Il limone, principe di Amalfi, e gli agrumi in generale sono protagonisti assoluti dei due menù.

Il ristorante Santa Caterina è un luogo incantevole che serve piatti raffinati. L’elegante sala arricchita da ceramiche e da volte ornate da rampicanti, si apre su una vetrata affacciata sul terrazzo panoramico, dove è possibile cenare a lume di candela. Gli accostamenti dei piatti sono delicati valorizzano in modo semplice i prodotti locali.

Il limone amalfitano di cui si gode nei giardini circostanti sia alla vista che all’olfatto, si ritrova nei Ravioli di zucchine al limone con formaggio fresco di Bufala, piatto famoso dello Chef, nel Carpaccio di manzo agli agrumi della Costiera; o in piatti di pesce come la Pezzogna, l’Aragosta e l’Astice; infine nel soufflé.

Si fa un largo uso degli ortaggi e delle erbe, immancabili per accendere i sapori di pesce crostacei e latticini locali come mozzarella di bufala o Provolone del Monaco: Crudi con burrata ed insalatina di carciofi e finocchi; Fiori di zucca dorati farciti con ricotta, formaggio tenero e salame nostrano; Zuppetta fredda di ortaggi con gamberoni e capesante arrostiti; Sformatino di ricotta infornata su letto di tartara di melanzane; Medaglioni di astice alla griglia con calamaretti ricciati e spinacini fra gli antipasti.

Anche fra i primi si riscontra la stessa tendenza, con accostamenti freschi per la pasta ripiena e fatta in casa e per i tipici formati di pasta secca locali: Agnolotti di patate con Provolone del Monaco e ragù di verdure; Tagliatelle di grano saraceno con crema di melanzane e gamberi; Paccheri con ragù di scorfano e Pomodorini del Pendolo (tipico pomodoro della zona); Risotto con fiori di zucca, asparagi e vongole; Crema di fave con zuppetta di pesce.

I secondi di pesce sono Scaloppa di spigola al forno su galletta di patate e legumi con pomodorini canditi e fumetto di pesce; Pezzogna al cartoccio con verdure e limone; Rotolino di pesce San Pietro ai carciofi con fascetto di asparagi e patate; Frittura di pesce e dell’orto alla napoletana; Grigliata di pesce con verdure croccanti.

Anche i piatti di carne sono aromatizzati con erbe e verdure saporite: Fiorentina alla griglia con olio d’oliva aromatizzato al basilico; Piccatine di filetto alla Pizzaiola con barchetta di melanzane; Cotolettine Primavera con patate Ponte Nuovo; Petto di pollo con cipolle rosse di Tropea e peperoni; Costolette di agnello in manto di erbette, salsa all’Aglianico e rosti di patate.

Non mancano le versioni dello Chef della insalata Caprese, della Parmigiana, la Lasagna napoletana; gli Spaghettoni di Gragnano ai Frutti di Mare; il Minestrone, la Zuppa di pomodoro...

Fra i dessert, non si può non fare l’esperienza del Soufflé, da ordinare all’inizio della cena perché la preparazione richiede almeno 50 minuti. Servito per due persone nelle varianti al limone e al cioccolato.

Ristorante Al Mare - È il ristorante del Beach Club e si trova al termine della discesa al mare privata. I tavoli sono proprio a pochi metri dal pelo dell’acqua e ciò che vedono gli occhi si ritrova nel sapore dei piatti: mare, ortaggi con erbe aromatiche e agrumi. Il pesce è sicuramente la componente principale e non poteva essere altrimenti in un ristorante che si chiama Al Mare e che si trova sull’acqua. Sauté di frutti di mare; Crudità di pesce con pescato del giorno, gamberi e scampi; Linguine con polpa di riccio; Vermicelli alle vongole e pomodorini; Risotto ai frutti di mare; Gnocchetti di patate con broccoli e cozze; Frittura di pesce e dell’orto con alici farcite al gusto amalfitano; la Scelta della pesca di giornata; pesce e crostacei alla griglia.

Il limone è protagonista non solo nell’accompagnare il pesce o nell’Insalata di astice al limone ma anche nei superbi ed iconici Tagliolini al limone e con le sue aromatiche foglie nella Provola affumicata con foglie di limone.

Il forno a legna appaga quanti desiderano pranzare con una pizza napoletana, le classiche della zona, dalla margherita a quella con scarola fino al calzone con ricotta e salame.

Hotel Santa Caterina

S.S. Amalfitana, 9 84011 Amalfi (Sa)

Tel. 089 87 10 12 – Fax 089 87 13 51

Internet www.hotelsantacaterina.it

E-mail info@hotelsantacaterina.it

Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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