LA CASA NELLA PRATERIA IN SOUTH DAKOTA

Facciamo un salto nel 1862. Con la legge Homestead Act il governo americano consentiva ad ogni capo famiglia l'opportunità di appropriarsi di una sessantina di ettari di terre di proprietà del governo purché vi si stabilissero per almeno 5 anni e pagassero l'onere amministrativo.  

Tanta fu la pubblicità per creare poderi e fattorie sulle terre del Dakota Territory da riempire la mente di giovani uomini e donne che cercavano avventura e fortuna. Il desiderio di possedere la terra diventò un sogno per molti.  Nel 1880 la Dakota Central Railroad spinse i confini ferroviari ancor più verso ovest, toccando piccole comunità oltre Volga e Huron nel South Dakota orientale, e dette origine a tanti piccoli villaggi che sorsero come funghi: Arlington, Lake Preston, De Smet, Manchester, Iroquois, Cavour. Molti di questi insediamenti contavano su una paio di negozi, un affittacamere, stalle ed un paio di baracche aggiunte. Sciami di coloni vi giunsero dall'est degli Stati Uniti ed anche dall'Europa.

De Smet in South Dakota sorse appunto nel 1880 quale classica colonia nella prateria. Contava un general store, una banca, un albergo, un saloon, il giornale locale, la chiesa ed una falegnameria.  All'epoca chi vi arrivava per possedere la terra, costruiva una baracca, ossia una claim shanty.  

Nei libri di Laura Ingalls Wilder si parla di “una piccola stanza, tutta barricata da cima a fondo, con un tetto inclinato da farla assomigliare ad una casetta"  (Wilder, 1939).  Se oggi passeggiate sulla Calumet Avenue a De Smet potete immaginarla nel 1880.

"La piccola casa nella prateria" (Little House on the Prairie) opera del 1943-1945 della scrittrice statunitense Laura Ingalls Wilder, narra proprio le sue vicissitudini nei numerosi spostamenti alla ricerca di una vita migliore, raccontando gli accadimenti  vissuti in prima persona durante la sua infanzia. Laura Ingalls Wilder e la sua famiglia, come altri coloni intorno al 1880, giunse a De Smet nel 1879 proprio all'inizio del suo libro Sulle sponde del Silver Lake - By the Shores of Silver Lake.

Oggi De Smet si fregia del titolo di Little Town on the Prairie, conservando gelosamente le memorie di Laura da oltre 50 anni per la gioia di tanti numerosi appassionati  di tutto il mondo. Esplorando l’area in cui la famiglia di Laura Ingalls Wilder si era insediata, potrete sperimentare di persona la vita dei pionieri del South Dakota.Questa terra risultò preziosa in tanti modi: la scuola, la chiesa ed il lavoro part-time erano importanti per il padre di Laura, Charles Ingalls. La baracca costruita nel podere ospitò la famiglia Ingalls. The Ingalls Homestead nel cuore della prateria del South Dakota orientale è il luogo dove Laura Ingalls Wilder ha vissuto dai 13 ai 18 anni.

Diverse le esperienze da rivivere in prima persona a De Smet: condurre un carro dei pionieri, partecipare ad una lezione dell'unica classe della scuola, torcere il fieno, macinare il grano, fare il cordame, lavare i panni sulle vecchie assi, provare la vita quotidiana di un colone nella storia che ha forgiato la nazione. Oggi le vaste praterie, gli edifici storici originali che ospitano mostre sulla vita pionieristica e tutte le attività correlate, consentono di cogliere gli aspetti dell'evoluzione della vita agricola. Potete alloggiare nel delizioso B&B vittoriano Prairie House Manor,  splendida casa del 1894 menzionata nel libro della Wilder Il Lungo Inverno - The Long Winter. Iniziate la vostra esplorazione dalla Hazel L. Meyer Memorial Library con la sua vasta collezione del repertorio letterario di Laura Ingalls Wilder ed oltre 2000 reperti originali. La LauraIngalls Wilder Memorial Society è stata fondata poco dopo la morte di Laura Ingalls Wilder avvenuta nel 1957. Un tour mostra diverse case storiche tra cui la Surveyors House dal libro Sulle sponde del Silver Lake-  e l'ultima casa di Ma, Pa e Mary Ingalls.

Il negozio Loftus ha aperto nel 1879 ed è ancora oggi nel suo edificio originale; la Wilder ha scritto di Mr. Loftus e del The Loftus Storenel libro Il Lungo Inverno. Il negozio rimane uno dei due edifici autentici dell'800 sulla Main Street ed offre souvenir, libri, vestiario e regalistica ma anche oggetti della memoria quali la scatola di latta per il pranzo che Laura portava a scuola o la tazza di latta regalo di Natale, o la stecca di caramella alla menta ed il penny brillante.

Il cimitero De Smet si trova a sud-ovest di De Smet su una collina che domina la città e ospita oggi  le tombe dei  diversi membri della famiglia Ingalls, tra cui Charles, Caroline, Mary, Carrie, Grace e il figlio neonato di Laura e Almanzo Wilder.  D'estate, nei weekend di luglio lo spettacolo teatrale all'aperto Laura Ingalls Wilder Pageant fa rivivere il libro di Laura Ingalls Wilder. Meritano un'escursione la serie di laghi che contornano: lo Spirit Lake ed  il Silver Lake.

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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