LA CANTINA PIZZOLATO VINO BIOLOGICO NATURALMENTE

«Ricordo mio nonno lavorare la sua terra e stare in salute. Ho sempre voluto vivere così. Mi sento un contadino ed è per questo che mantengo la tradizione» esordisce Settimo Pizzolato, titolare dell'omonima cantina con alle spalle l’esperienza di cinque generazioni che scelsero di vivere in armonia con l’ambiente e di produrre vino biologico.

Per Settimo Pizzolato biologico non è un prodotto ma è uno stile di vita, un’attenzione costante all’ambiente, una scelta nata da un percorso personale in cui il rispetto è il fondamento della società.

«Per questo motivo tutti i vini della Cantina Pizzolato sono rigorosamente bio – prosegue Settimo - solo in una natura pulita e viva, infatti, la pianta cresce e produce frutti equilibrati, che esprimono il loro territorio».

I vigneti Pizzolato hanno trovato la dimora ideale grazie al suolo caldo, al terreno ricco di scheletro e di elementi minerali, gremito di sassi trascinati nel tempo dal fiume Piave a cui fanno da sfondo le montagne che li hanno originati, le Dolomiti. Qui la vite è nel suo habitat, con le erbe spontanee che crescono intorno, le libellule, le coccinelle e gli altri insetti.

La Cantina Pizzolato si trova a Villorba, comune situato nella zona centrale della provincia di Treviso. L’azienda è composta, oltre che dallo stabilimento di trasformazione, anche dai suoi ettari di superficie vitata che circondano la cantina con un professionale staff che attua con scrupolo e con un’esperienza pluritrentennale alle spalle, le migliori pratiche agronomiche: la potatura ragionata, lo stimolo dell’attività biologica del terreno attraverso l’utilizzo di compost organico, la defogliazione con lo scopo di evitare ristagni di umidità all’interno della parete fogliare, la lavorazione del sottofila per limitare la competizione tra le piante infestanti e la vite.

La cantina trevigiana leader nella produzione ed esportazione di vino biologico ha chiuso il 2020 con il segno più conquistando sette nuovi mercati esteri portando la quota di export al 90%.

«Con la cancellazione delle fiere di settore a causa dell’emergenza sanitaria – spiega Sabrina Rodelli, export manager della cantina - ci siamo resi conto che non saremmo arrivati ai nostri clienti e abbiamo accorciato le distanze grazie ad una telecamera di ultima generazione, dando vita al nostro ProWein e Vinitaly digitale. Siamo entrati molte volte nelle loro case, abbiamo visto i loro bimbi correre davanti al video, un modo di relazionarsi che ha consentito di stringere relazioni umane profonde con i nostri partner. L’investimento nella nostra vetrina on line e un’importante azione sui nostri canali social hanno fatto il resto».

Non è, comunque, solo grazie ad una vincente politica di diversificazione dei mercati di esportazione, che ad oggi conta ben 33 paesi nel mondo, che la cantina trevigiana sta diventando una realtà in continua ascesa.

«Questi importanti traguardi – conclude Settimo Pizzolato - li dobbiamo senza dubbio alla grande squadra su cui abbiamo potuto contare, fatta da dipendenti ma anche fornitori che in questo anno così complesso hanno saputo fidarsi di noi, lavorando con impegno permettendoci così, alle soglie del 2021 di continuare a guardare lontano per affrontare il nuovo anno con tanta energia e nuovi progetti nel cassetto».

www.lacantinapizzolato.com

Nella foto: Famiglia Pizzolato

 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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