LA CANTINA DI TORTONA

Mancano pochi sorsi di buon vino e saranno novanta gli anni di storia della Cantina di Tortona.

Un tour iniziato in un periodo storico non facile, grazie alla caparbietà di un ristretto gruppo di produttori. Anni in cui l’uva aveva poco valore e chiedeva a gran voce di essere collocata in una dimensione più consona.
Un frangente storico in cui lo spopolamento delle campagne era consuetudine. Fu la volontà di quei 38 produttori che diedero il via al percorso che oggi consente a questa realtà enologica piemontese di parlare, non senza un pizzico di orgoglio, del proprio operato e dei propri vini.

Il territorio di riferimento sono i colli tortonesi o colline tortonesi posizionati nella parte sud orientale della provincia di Alessandria. I colli si delineano su di una fetta ampia del Tortonese e una più piccina del Novese. Un anfratto meraviglioso della regione Piemonte al confine con la Liguria, la Lombardia e l’Emilia Romagna.

Parliamo della terra che si contraddistingue per grandi specialità gastronomiche come il tartufo, lo storico formaggio Montébore, il pregiato salume Nobile del Giarolo e i dolci frutti come le ciliegie, le pesche e le fragole. Un territorio che varia dai 122 ai 471 metri sul mare, ricco di testimonianze architettoniche del passato, armonioso e impreziosito da panorami unici.

Storia, arte, territorio, cultura e vini, è questa la miscela fondamentale della Cantina di Tortona, un presente al quale i suoi responsabili vorrebbero con immenso piacere invitare un pubblico sempre più ampio a prenderne parte.

I vini prodotti: Barbera, Dolcetto, Timorasso, Cortese, Favorita, Moscato. Differenti in sfumature in base alle peculiarità dei terreni; realizzati con le più moderne tecnologie e piacevolissimi al palato. Sul nuovo sito si possono reperire tutte le specifiche per ogni referenza.

E’ stato un anno imprevedibile e decisamente difficile per tutti ma la tenacia dei primi fondatori della Cantina è viva oggi come novant’anni fa.

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.