ITALIA NEL BICCHIERE -TENUTA BONOTTO DELLE TEZZE: MANZONI BIANCO NOVALIS, CARMENÈRE BARABANE, MANZONI MOSCATO SPUMANTE E RABOSO PASSITO

La storia della famiglia Bonotto dalle Tezze è un racconto che si intreccia con quello delle terre delimitate dalle Prealpi Trevigiane e dalla riva sinistra del fiume Piave nella sua corsa verso il mare. Un paesaggio che almeno dal 1400 li ospita e con cui si è creata nel tempo una simbiosi indissolubile.
Una storia vissuta e partecipata dall’influenza degli Ordini Monastici al dominio della Serenissima, dalle prime innovazioni nella coltivazione della vite alla nascita della Scuola di Enologia di Conegliano… e tanti altri eventi di un tempo così lungo.
Ad Antonio Bonotto e alla sua sposa Vittoria, diciassettesima generazione documentata, è affidato oggi l’affascinante compito di scrivere le nuove pagine di questa lunga storia di vita e di lavoro, in un'attività che si estrinseca in mille diversi progetti e iniziative.
In ‘passerella’ oggi quattro vini della Tenuta Bonotto delle Tezze di Vazzola (Tv), un’azienda del Consorzio Vini Venezia dove le migliori pratiche agronomiche si uniscono alla storia della viticoltura veneta.

Manzoni Bianco Novalis - Il vino Novalis viene prodotto con le uve della vigna più a nord della Tenuta, dove i sassi di grava sembrano prendere il sopravvento sulla stessa terra. Vi si trova un terreno povero in cui le viti trovano giusto equilibrio limitando molto lo sviluppo dei germogli e la quantità dei grappoli. Vino dal colore giallo paglierino con un profumo delicatamente aromatico e leggermente agrumato. Adeguata struttura che non fa venir meno una buona bevibilità grazie dalla freschezza legata alla giusta acidità.

Carmenère Barabane - Barabane è il nome di una piccola vigna contornata da siepi di acacie, carpini e sambuchi e delimitata sul lato più a sud da un canale d’acqua del Piave. La presenza anche in superficie dei sassi del fiume contribuisce a garantire un suolo vitale, fresco e asciutto in cui la simbiosi tra la vite e le altre piante si esprime al meglio. Nella coltivazione vengono seguiti criteri di naturalità e fisiologia per una gestione agronomica sostenibile. Al profumo esprime le caratteristiche note del vitigno, come la rucola e il peperone, attenuate dalla giusta maturità, speziate e di leggera tostatura. Buon tannino dolce e sapido con retrogusto particolarmente varietale.

Manzoni Moscato Spumante - Il vino Manzoni Moscato viene prodotto con le uve della vigna di Spezza, dove i sassi di grava sembrano prendere il sopravvento sulla stessa terra. Vi si trova un terreno povero in cui le viti trovano giusto equilibrio limitando molto lo sviluppo dei germogli e la quantità dei grappoli. È un vino fresco, delicatamente aromatico, con ricordi di lamponi, fragole e agrumi. Dal colore rosa scarico va servito freddo ad accompagnare aperitivi, dessert e frutta secca. Una proposta gustativa diversa e intrigante.

Raboso Passito - Espressione estrema del vitigno Raboso Piave,  questo Passito evoca ricordi dell'infanzia della proprietà quando ai piccoli era consentito, in particolari occasioni, di assaggiarlo da microscopici bicchierini di vetro scuro decorato. Ancora oggi le emozioni che questo vino trasmette lo rendono unico più che mai. A determinare il successo di questo Raboso Passito è il suo carattere forte, austero, che neanche l’appassimento sa stemperare del tutto, ma anche le sue vivissime sensazioni di frutto, della marasca in particolare, della prugna a seguire. Dolcezza e acidità. Un vino che per essere prodotto deve prima essere “sentito” e amato.

www.bonottodelletezze.it

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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