IRLANDA - GIORNATA MONDIALE DELLA NATURA

Il 3 marzo si festeggia la Giornata Mondiale della Natura e come non ricordare quanto la natura sia stata generosa con l’isola d’Irlanda, regalandole colori, paesaggi e meraviglie unici al mondo.
 
1)    Gli alberi  - Non sono soltanto una preziosa risorsa ambientale, ma occupano un posto importantissimo nelle radici culturali irlandesi e con la loro potente valenza simbolica erano uno degli elementi più importanti nella mitologia celtica. Il faggio era uno degli alberi sacri per eccellenza e forse anche per questo la famiglia Stuart decise di piantare proprio dei faggi nel 1750 per creare lo spettacolare viale alberato chiamato The Dark Hedges, nella contea di Antrim, in Irlanda del Nord, reso celebre anche dalla serie di Game of Thrones.
 
2)    Gli animali - La biodiversità delle acque irlandesi è straordinaria, anche grazie a specifici provvedimenti legislativi come quello che ha dichiarato i mari dell’Irlanda santuario delle balene e dei delfini: si stima, infatti, che ospitino 25 specie di cetacei su 86 presenti in tutto il mondo. Per avvistarli non è necessario uscire in mare e sul sito dell’Irish Whale and Dolphin Group (https://iwdg.ie/where-and-how-to-do-a-watch/) è stata creata una mappa dei migliori punti delle coste irlandesi in cui poterli ammirare dalla terraferma. Località bellissime come, ad esempio, la balconata del faro di Loop Head, lungo la Wild Atlantic Way, o il Gobbin Cliff Path, con le sue passerelle sospese, non lontano da Belfast.

3)    L’oceano - Fieramente atlantica, l’Irlanda ha da sempre un intenso dialogo con l’Atlantico che la bagna e che ne ha scenograficamente modellato le coste. Uno dei punti più suggestivi è sicuramente l’affioramento roccioso chiamato Giant’s Causeway o Strada del Gigante, nella contea di Antrim, in Irlanda del Nord, che con le sue stupefacenti 40.000 colonne basaltiche di origine vulcanica è stato dichiarato nel 1986 Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Ogni giorno si incontrano i venti oceanici e le onde in una poetica fusione che ricorda lo spirito romantico della leggenda del gigante creatore di questa strada per raggiungere la sua amata in Scozia.
 
4)    Le montagne - Il Benbulben nella contea di Sligo, immortalata dall’acclamata serie “Normal People”, con la sua singolare forma che gli è valsa il nome di Table Mountain è uno dei rilievi più particolari dell’intero territorio irlandese. Il colpo d’occhio che regala lascia a bocca aperta in ogni stagione e nonostante i “soli” 497 metri di altezza, grazie alla natura pianeggiante del territorio circostante, appare imponente e ben visibile da lontano. La forma piatta della sua sommità, quasi sempre ricoperta da un morbido manto erboso, invoglia ad arrivare in cima per godersi l’incredibile panorama sulla città di Sligo e la Donegal Bay. Curiosità: era uno dei luoghi più cari al poeta Premio Nobel William Butler Yeast, che ha scelto di essere seppellito ai suoi piedi.
 
5 I fiori  - Il vasto tavolato calcareo di 35.000 ettari del Burren (uno dei più grandi d’Europa), nella contea di Clare, con il suo sognante paesaggio lunare, è un unicum di rara bellezza e non a caso è rientrato nei “Best in Travel 2021” di Lonely Planet. Zona protetta, si distingue anche per la particolarità della sua flora che ne ricama fiabescamente la superficie. Questo merletto creato dalla natura è uno degli elementi maggiormente caratteristici dell’area con un mix di piante mediterranee e artico-alpine, che conta 23 specie di orchidee selvagge dalle tinte sgargianti e tre quarti delle specie di fiori selvatici irlandesi.
 
6 Le Stelle - La vitalità della forza della natura in Irlanda è testimoniata anche dal bassissimo inquinamento luminoso che offre la suggestione di ammirare anche a occhio nudo alcuni tra i cieli più bui d’Europa. Gli International Dark Sky Places, come il Mayo International Dark Sky Park e il Kerry Dark Sky Reserve, stanno aprendo la strada al turismo astronomico che può davvero essere praticato in tutta l’isola. Dall’Ireland’s Ancient East alla Wild Atlantic Way, passando per le Cliffs of Moher, i punti ideali per l’incanto delle visioni notturne sono tantissimi ed è facile trovare alcune mappe che li suggeriscono. Diffusi anche gli osservatori astronomici posizionati in luoghi bellissimi come quello del castello di Birr con il gigantesco “Great Leviathan” del XIX secolo.
 
7) I cieli - La bellezza dei cieli d’Irlanda è stata omaggiata da canzoni, poesie, quadri e migliaia di fotografie. Nelle giornate terse, la fusione tra il loro blu intenso e quello del mare, in luoghi incantati come Clifden, in pieno Connemara; Valentia Island, nella contea di Kerry, o spiagge immense quali Malahide Beach, vicino a Dublino, è magicamente ipnotica. E quando la volta celeste è striata dal bianco delle nuvole l’effetto della nitidezza del contrasto è quasi irreale, così come lo sono alcuni tramonti.
 
8 - Le acque - Oltre che di mare, l’isola d’Irlanda è felicemente una terra d’acqua dolce, disegnata da un reticolo di laghi, fiumi e zone umide che sono una straordinaria riserva di biodiversità, oltre che una preziosa fonte di ispirazione per bellissime attività da svolgere in sicurezza e ad alto tasso di sostenibilità. Aree perfetta per godersi le gioie dell’acqua dolce irlandese sono il cuore verde dell’isola chiamato Ireland’s Hidden Heartlands, attraversato dal fiume Shannon che con i suoi 360 chilometri è il fiume più lungo di tutta l’isola, o zone come la fotografatissima area del Derryclare Lough, nella contea di Galway.
 
9) I parchi - I parchi irlandesi con la cura per la difesa della flora e la fauna e, al tempo stesso, l’attenzione per la condivisione delle attività da fare all’aria aperta sono una delle testimonianze più grandi dell’amore per la natura diffusa in tutta l’isola d’Irlanda. Esempi straordinari sono il Phoenix Park, vicino al centro di Dublino, il maggior parco urbano d’Europa con una superficie di 712 ettari, e il Glenveagh National Park (contea di Donegal), di 17.000 ettari, secondo parco nazionale d’Irlanda per estensione, abitato dal più grande branco di cervi rossi dell’isola e da specie rare come l’aquila reale. Mozzafiato le vedute che si possono ammirare e bellissimi anche i giardini botanici che ospita.
 
10) Le esperienze  - Quando la natura regna sovrana come in Irlanda, il territorio è un immenso “campo da gioco” in cui poter fare davvero un’infinità di esperienze in totale relax e senza doversi preoccupare per il distanziamento sociale. La ridotta viabilità e la presenza di percorsi bellissimi come la Great Western Greenway, nella contea di Mayo, da percorrere a piedi, in bici e a cavallo, sono la condizione perfetta per dedicarsi alla propria attività preferita con la sicurezza di non perdere la strada. Chi ama il trekking vista mare non avrà che l’imbarazzo della scelta in luoghi quali le scogliere di Slieve League, attraversate numerosi sentieri ben tracciati. In Irlanda del Nord, paradiso della mountain bike sono le Mourne Mountains.
 
www.irlanda.com

Nella footo Slieve League
 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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