Il turismo di chi ama la birra artigianale: la nuova guida di Luca Grandi indica 80 tappe per viaggiatori "in fermento"
Eccola la guida, in quattro volumi, per gli appassionati di microbirrifici e di birra artigianale. Luca Grandi segnala 80 tappe per conoscere meglio questo universo di piccoli produttori e di prodotti, su cui si concentra una passione sempre maggiore. In Veneto il settore dei microbirrifici regitra un fatturato di 100 milioni di euro l'anno.
Qualità dei prodotti, rapporto con il territorio, turismo slow: tutti elementi che contraddistinguono la straordinaria realtà dei microbirrifici italiani, oggetto di un’attenzione crescente e sempre più spesso, oltre che luogo di produzione, meta di un turismo slow, a stretto contatto con la natura.
Un universo raccontato ora nella nuova collana di “guide per viaggiatori in fermento” Turismo birrario, curata da Luca Grandi, edita da edizioni LSWR e redatta con la collaborazione di nove esperti del settore. La pubblicazione, in quattro volumi ora disponibili nelle principali librerie, è stata presentata nei giorni scorsi in Fiera a Padova nel corso di una conferenza stampa, occasione anche per lanciare BBIT - Borsa della Birra Italiana, la nuova manifestazione dedicata al mondo della birra artigianale in programma nel quartiere fieristico padovano dal 21 al 23 aprile 2024.
I dati: 160 realtà in Veneto
Secondo l’ultimo rapporto di Assobirra nel nostro Paese si contano 870 fra microbirrifici e brew pub, locali in cui viene servita birra di produzione propria. Il Veneto rappresenta la seconda Regione italiana per presenza di microbirrifici dopo la Lombardia. In base alla fotografia scattata dall’ultimo report di Veneto Agricoltura nel 2020 a livello regionale si contavano ben 160 realtà per un fatturato complessivo di 100 milioni: 85 microbirrifici, 24 brew pub e 51 beer firm, ovvero aziende che propongono birra con un proprio marchio, ma non hanno un impianto di produzione. Venticinque le realtà presenti nel territorio della provincia di Padova.
La nuova collana di guide curata da Grandi propone un viaggio attraverso l’Italia: 80 i microbirrifici presentati, che insitono nei 60 itinerari descritti, fra cui nove realtà venete. Un percorso che intreccia il racconto del territorio con quello dei luoghi dedicati alla produzione di birre nate dalla ricerca e dalla tenacia di appassionati che hanno saputo trasformare il loro amore per il luppolo in un’attività di impresa. Un racconto che disegna un itinerario fuori dai classici percorsi turistici, per scoprire un modo di viaggiare all’insegna della lentezza e della necessità di riappropriarsi di ritmi e prodotti stagionali.
I microbirrifici padovani
Tre le realtà padovane proposte nella guida dedicata al Nordest. Il birrificio Birdò di Teolo, poco distante dall’Abbazia di Praglia, nato dalla passione di Stefano Lazzarin, dottore in Scienze forestali che si è dotato di un codice etico per rispondere alle nuove sfide della sostenibilità, propone birre equilibrate ad alta fermentazione, spillate nella suggestiva Taproom e nel silenzioso beer garden immerso nella cornice dei Colli Euganei. Il birrificio Estense, dove Nicola Innocenti coltiva una tradizione ereditata dal bisnonno, è nato nel 2011 a Montagnana per poi spostarsi definitivamente a Este, dove è stato realizzato un moderno sito di produzione di birre ad alta e bassa fermentazione, da sorseggiare nell’accogliente locale o nel dehors del birrificio. Infine, il birrificio Crak a Campodarsego: nato come beerfirm ha poi iniziato a produrre in proprio birre estremamente luppolate con un’attenzione costante alla ricerca della qualità. Appassionati e curiosi possono effettuare un viaggio attraverso le sale di produzione e la suggestiva bottaia, mentre adiacente al birrificio si trova il brewpub, con un’ampia sala che richiama le sale da gioco inglesi e un piccolo spaccio che propone anche la pasta a marchio Crak prodotta dai campi di loro proprietà nel beneventano.
Venerdì prossimo (27 ottobre) la guida "Turismo birraio" sarà presentata alle 18.30 Festival Merawilia di Valdobbiadene (Treviso).
Il nuovo progetto: una manifestazione dedicata agli operatori del settore
Veronese, Luca Grandi è riconosciuto come uno dei massimi esperti a livello nazionale nel settore della birra: ha organizzato fiere ed eventi dedicati e tenuto docenze presso il Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell’Università di Parma, ha collaborato alla Guida alle birre d’Italia di Slow Food ed è fondatore di Birra Nostra Magazine, rivista di riferimento per il settore. Con Padova Hall ha avviato una nuova collaborazione in vista di un importante progetto che porterà in Fiera a Padova, nell’aprile del prossimo anno, un appuntamento dedicato all’incontro fra i produttori di birre artigianali e gli operatori del settore Ho.re.ca.
Una manifestazione che si inserisce nella tradizione della Fiera di Padova, da sempre molto attenta al food&beverage, un evento che sarà anche occasione per fare il punto sulle evoluzioni del mercato della “regina delle bevande”, protagonista di una forte crescita della domanda di consumi: 22,3 milioni nel 2022 secondo l’ultimo report Assobirra, pari a 37,8 litri pro capite, quasi il 7% in più rispetto all’anno precedente.
La manifestazione è dedicata agli operatori del settore, ma è prevista una giornata di apertura speciale al pubblico, domenica 21 aprile 2023. Per informazioni: www.borsabirraitaliana.it
RENATO MALAMAN
Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è stato ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 135 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP (Italian Travel Press), associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.
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