IL RISTORANTE CON L'ORTO

In un'ottica sempre più green, gli chef scelgono di coltivare l'orto per eliminare gli sprechi e peparare i piatti con materie prime freschissime e di stagione.
 
A Polesine Parmense (PR), lo Chef stellato Massimo Spigaroli incanta occhi (e palati) col suo orto-giardino, all'ingresso dell'Antica Corte Pallavicina, castello del 1300 sulla golena del fiume Po. Qui si coltivano ortaggi, piante aromatiche e frutta, ingredienti del suo menu gastro-fluviale. Il ristorante, grazie alla vicinissima azienda agricola di famiglia, produce il 95% di quello che porta in tavola: verdura, carne, farina, pane, salse e conserve, vini. Da pochi mesi, sempre a Polesine Parmense e nel cuore dell'Ortaglia, ha aperto anche l'Agribottega, dove poter acquistare tutti i prodotti a metro zero, oltre a qualche chicca di produttori locali fidati. (Tel. 0524936539, www.anticacortepallavicina.com).

In Sicilia, il Baglio Occhipinti è il punto di partenza per esplorare il territorio ragusano, ma anche un posto fatto per restare e per scoprire se stessi, riadattandosi a un ritmo che è quello lento e inarrestabile della natura e della luna, delle vigne, dei campi di grano antico di Tumminia, di un orto in cui è radicata la filosofia di una cucina autenticamente sana.
Le cooking class in esclusiva per imparare i segreti della scaccia ragusana cotta nel forno a legna, o dei pomodori essiccati al sole, sono all’ordine del giorno, ogni domenica si mangia e si discute con un produttore vitivinicolo (Tel. 349 3944359, http://bagliocchipinti.com).

Sulla Riviera del Brenta, famosa nel mondo per le splendide ville palladiane, il ristorante Margherita del Romantik Hotel Villa Margherita di Mira (VE), offre un viaggio gastronomico nella ricca tradizione della cucina veneta, nel rispetto delle ricette originali ma con un tocco di innovazione e soprattutto attingendo dall'orto coltivato nel grande parco della villa del 1600. (Tel. 041 4265800, www.romantikhotels.com).

“È il prodotto la star, non il cuoco!” questo pensa lo Chef Peter Girtler che vanta 2 stelle Michelin nella sua Einhorn Stube al Romantik Hotel Stafler di Mauls, Vipiteno (BZ). Lo Chef crea deliziose specialità con i prodotti a km zero dell'azienda agricola della famiglia Stafler, come speck, salsicce, uova, erbe e ortaggi del proprio orto, nonché prodotti selezionati di contadini locali e di fornitori altoatesini che vantano il sigillo di qualità.  (Tel. 0472 771136, www.romantikhotels.com).

La specialità del ristorante "Il Tartufo" dell'albergo diffuso Borgotufi di Castel del Giudice (IS) è proprio il rinomato fungo che cresce rigoglioso nei boschi di cui il territorio è ricco, al confine tra Alto Molise e Abruzzo. Ma ci sono altri prodotti genuini, coltivati nei campi che si possono ammirare dal borgo, ad impreziosire i piatti d’autore dello Chef Marco Pasquarelli. Come le mele biologiche Melise, simbolo di Castel del Giudice, frutti autoctoni recuperati (tra questi la mela Zitella e la Gelata) trasformati anche in succhi di frutta e composte senza zuccheri né conservanti (come quelle alle mele e rosa canina oppure alle mele e prugnolo), servite agli ospiti per colazione. (Tel. 0865 946820, www.borgotufi.it.

In Val d'Ega, al Biohotel Steineggerhof di Collepietra (BZ), la cucina è creativa, vicina alla natura, colorata e sana e ha una particolare attenzione ai piatti vegetariani-vegani. Grande importanza è data ai prodotti biologici al 100%: freschi, stagionali e provenienti dalla regione. Nell'orto vengono coltivate oltre 50 erbe e verdure diverse.

Anche l'Hotel Pfösl di Nova Ponente (BZ) propone una cucina naturale, utilizzando ingredienti stagionali di alta qualità, raccolti per la maggior parte nelle zone vicine, e nei propri orti. Brigitte Zelger, la padrona di casa, è anche esperta erborista. Lei stessa ha creato diversi giardini alle erbe e orti rialzati nel cortile interno della struttura.  “Cibo & bevande” è il giardino alle erbe per la cucina e per il palato: calendula, ibisco, menta, melissa, vermut e millefoglie sono utilizzate dallo chef Markus Thuner per la creazione di piatti squisiti, insalate, tè o succhi. (Tel. 0471 619500, www.valdega.com)

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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