IL PROGETTO DEL NUOVO RISTORANTE DI HEINZ BECK A CITY LIFE FIRMATO DA FABIO NOVEMBRE
“Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi”, scriveva Cesare Pavese, e attorno alle sue parole è stato recentemente sviluppato dall’architetto Fabio Novembre il progetto di interior per “Attimi by Heinz Beck”, dining bistrot pensato per ogni momento – pardon, attimo – della giornata, dalla colazione alla cena.
A City Life, nel cuore della nuova Milano, Attimi offre vere e proprie esperienze gourmet ideate da Heinz Beck, chef tedesco premiato con tre stelle Michelin, ed è già diventato a tutti gli effetti punto di riferimento dell’enogastronomia meneghina. Il locale è stato realizzato grazie a una collaborazione tra la Beck & Maltese Consulting e Chef Express (Gruppo Cremonini).
Il casual restaurant, una foresta di sedie, divanetti, sgabelli e poltrone con tavoli tondi, quadrati, tavolini e banconi, si articola attorno a colonne che separano idealmente l’ambiente in zone: da quella Cocktail a quella Dining, Aperitivo e Bistrot.
Gli arredi si raccontano attraverso un’ampia palette di colori neutri, in prevalenza grigi, con qualche discontinuo inserimento di colori accesi. In questo contesto, il cuore dell’ambiente è certamente il grande bancone vetrina che, nonostante sembri realizzato in agglomerato minerale o quarzo, è in verità in solid surface HI-MACS® nella sua caratteristica finitura Frosty, della collezione Volcanics.
Realizzato in minerali, pigmenti naturali e acrilico, HI-MACS® a differenza della pietra può essere termoformato in qualunque forma, può essere tagliato allo stesso modo del legno e può essere lavorato in maniera tale da eliminare i segni di giunzione alla vista ed eventuali imperfezioni o danni insorti nel tempo.
HI-MACS®, inoltre, è privo di pori sulla superficie, dunque è semplice da pulire e resistente a sporco e batteri, in poche parole perfetto per il contatto diretto con il cibo e le persone. La texture irregolare dei colori Volcanics, parte di un catalogo di circa cento finiture totali, replica quella degli agglomerati minerali e delle graniglie, dando un aspetto naturale alla superficie e ingannando lo sguardo.
Nel presentare il suo ultimo lavoro, l’architetto Novembre ribadisce: “Credo che la non casuale coincidenza etimologica tra il presente come tempo e il presente come regalo sia una condizione di partenza per qualsiasi ricerca progettuale. Consideriamo gli attimi qui, non come momenti fugaci di vita, ma intense esperienze che dobbiamo saper cogliere e che ci rimangono impresse nella mente.”
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).