Il Valcalepio punta alla Docg con il rosso riserva

L'assemblea dei produttori dà il via all'iter per il cambio di disciplinare e la richiesta al Mipaaf

Bergamo punta alla Docg con il Valcalepio rosso riserva. L’assemblea dei produttori, riunitasi insieme a tecnici, enologi e associazioni di categoria, ha dato il via libera all’iter che prevede la stesura di un nuovo disciplinare da sottoporre a Regione Lombardia e al Mipaaf, il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Il progetto interessa 100mila bottiglie su un totale di 1,2 milioni di Valcalepio Doc prodotte ogni anno. La prima bottiglia a denominazione di origine controllata e garantita potrebbe già riportare in etichetta l’annata 2021, grazie alle uve raccolte nella prossima vendemmia autunnale.

I produttori hanno deciso di separare il disciplinare per il Valcalepio rosso riserva Docg, rispetto al Valcalepio rosso a denominazione di origine controllata. Il primo prevederà l’utilizzo esclusivo dei vitigni tradizionali Merlot e Cabernet Sauvignon e una resa massima nel vigneto non superiore alle 8 tonnellate per ettaro, con un titolo alcolometrico volumico naturale minimo tra 12 e 12,5%. Prima di essere messo sul mercato, a partire dal primo novembre del terzo anno successivo alla vendemmia, il vino dovrà subire un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno 3 anni, di cui 12 mesi in botti di rovere. L’imbottigliamento dovrà avvenire in contenitori di vetro di capacità non superiore ai 5 litri e nel disciplinare sarà previsto anche l’obbligo del tappo di sughero. L'assemblea dei produttori ha lavorato anche alla modifica del disciplinare relativo al Valcalepio rosso Doc.

«Dall’ultima modifica del disciplinare, avvenuta nel 1992, sono trascorsi quasi 30 anni – afferma Sergio Cantoni, direttore del Consorzio di Tutela del Valcalepio -. Con i produttori abbiamo discusso le novità da introdurre nell’interesse della denominazione di origine, che in questo modo darà più idonea alle richieste del mercato».

«Ci siamo confrontati e ne è nato un incontro veramente interessante e costruttivo - commenta Emanuele Medolago Albani, presidente del Consorzio di Tutela del Valcalepio -. Adesso procederemo con la stesura definitiva del disciplinare, che terrò conto di quanto emerso in assemblea. Per il Valcalepio si tratta di un passaggio storico, che permetterà di crescere sia a livello di immagine che di qualità».

GIORGIO LAZZARI

Giorgio Lazzari, laureato in Economia e Commercio, decide di approfondire gli studi conseguendo anche la seconda laurea magistrale in Giurisprudenza. Inizia a scrivere per quotidiani e riviste sin da ragazzo. Con più di 20 anni di esperienza nel mondo del giornalismo, ha sempre avuto a cuore la cultura del cibo e del vino. Autore di numerose pubblicazioni, ha lavorato anche in campo istituzionale con importanti progetti dedicati alla promozione del territorio. Ogni giorno, con grande passione, va alla ricerca di nuovi talenti da scoprire, che nascono già nelle scuole alberghiere. Abbiamo la fortuna di vivere nel paese con la maggiore biodiversità al mondo, capace di regalarci prodotti e tesori unici, che vanno però apprezzati, valorizzati e rispettati.

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