IL CIELO SOPRA CAPE TOWN I MIGLIORI 5 ROOFTOP IN CITTÀ

Uno dei modi migliori per vivere a pieno la città è quello di vederla dall’alto, sorseggiando un drink al tramonto e osservando la metropoli a 360° da una prospettiva privilegiata. Seguendo le orme delle principali capitali mondiali, anche Cape Town si è dotata di terrazze scenografiche. Ce ne sono per tutti i gusti: da quelle più semplici e urbane a quelle più eleganti; da quelle in stile etnico circondate da piante a quelle glam, con tanto di piscina a sfioro e spa ad alta quota.

Nasdak: drink al tramonto in pieno centro - Nel cuore di Cape Town si trova uno dei rooftop più cool della città, il Nasdak, situato all’ultimo piano della sede di Media24, la principale media company del continente africano. Da qui la vista è sensazionale e si estende dalla metropoli fino alle montagne, incontrando infine l’orizzonte. Il locale è caratterizzato da elementi di design contemporaneo e da un’atmosfera elegante ma allo stesso tempo rilassata e informale. Questa terrazza rappresenta il luogo ideale per osservare il sole nascondersi dietro alla Lion's Head. Inoltre, all’interno dell’edificio si trovano anche un’ampia sala e il Crous Bar, da cui si vede il porto di Cape Town.

Cartel Rooftop: atmosfera newyorkese - Per chi preferisce una situazione più rilassata pur rimanendo in centro città può optare per Cartel Rooftop, la più grande terrazza della città realizzata in stile newyorkese. Questo rooftop, che può ospitare fino a 200 persone, dispone di un’ampia scelta di cocktail alcolici e non, oltre che di un'ottima selezione gastronomica, che la rendono il luogo perfetto per party tra amici, compleanni e festività.

Cloud 9: vista privilegiata su Table Mountain, Devil’s Peak e Lion’s Head - Situato ai piedi della Table Mountain, il Cloud 9 Boutique Hotel and Spa si trova a pochi passi dalle vivaci Kloof e Long Street, dove si trovano numerose boutique, bar e ristoranti alla moda. Punto di forza di questa terrazza è la vista a 360°, sia sulla città che sull’iconica Table Mountain, ma anche sulle cime di Devil's Peak e Lion's Head. Questo locale dispone di due spettacolari terrazze, una con piscina e l'altra con zona Chill Out, perfetta per riposarsi gustando cocktail originali e ottimi vini sudafricani. Cloud 9 Rooftop Bar è il luogo ideale non solo per sorseggiare un drink a fine giornata, ma anche semplicemente per godersi il tramonto oppure per organizzare pranzi e riunioni di lavoro ad alta quota.

Sky Bar: tapas al tramonto nel Bo Kaap - C’è poi lo Sky Bar, che si trova all’ultimo piano del boutique hotel The Grey, un edificio in stile vittoriano risalente al XIX secolo e situato nel quartiere storico di Bo Kaap, famoso per le sue case colorate e per essere uno dei quartieri più alla moda di Cape Town. Lo Sky Bar regala una vista mozzafiato sulla città, oltre ad un'atmosfera accogliente ed informale. Da provare la selezione di tapas da gustare a bordo piscina.

The Silo: arte africana e spa ad alta quota - Altro indirizzo da segnare sull’agenda, il rooftop del The Silo, lussuoso cinque stelle del gruppo Royal Portfolio aperto da poco più di un anno, a seguito di un’importante opera di ristrutturazione guidata dallo studio Thomas Heatherwick di Londra. L’edificio, un ex granaio anni ’20 rivisitato in stile neo-brutalista, rientra tra i luoghi cult della città ed è apprezzato in particolare dagli amanti di arte e architettura: al suo interno si trova lo Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (MOCAA), inaugurato nel 2017 e attualmente il più grande museo al mondo dedicato all’arte contemporanea africana. Dopo aver visitato la collezione, niente di meglio di una pausa sulla terrazza dell’hotel e di un tuffo nella piscina a sfioro oppure di un massaggio all’aria aperta con vista sulla Table Mountain.

Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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