IL BAD MOOS COMPIE 50 ANNI

Un tutt’uno con la natura, con le Dolomiti di Sesto patrimonio dell’umanità Unesco e con le straordinarie Tre Cime, che imponenti e maestose lo guardano dall’alto. È il Bad Moos – Dolomites Spa Resort che nel 1971 nasceva, grazie alla lungimiranza del suo fondatore Erwin Lanzinger, nella incontaminata Val Fiscalina, un angolo di paradiso in Alta Pusteria.
50 anni dopo, il Bad Moos – Dolomites Spa Resort è ancora il gioiello della Val Fiscalina, grazie ai numerosi restyling che gli hanno permesso di rimanere sempre a passo con il tempo.

L’origine del Bad Moos e il nome stesso affondano le radici nella storia dei Bagni di Moso nel lontano 1765. L’antica sorgente, nota già dal 1650, sgorga ai piedi della montagna e ancora oggi scorre nei pressi della chiesetta vicina al Bad Moos. Da subito fu chiara l’importanza di quest’acqua, ricca di zolfo, fluoro, magnesio, calcio e altri rari sali minerali.
Nel secolo XIX, all’epoca dell’Impero Asburgico, fu costruito uno stabilimento di legno per i bagni, sostituito in seguito da una costruzione in pietra. In questo periodo la struttura balneare era frequentata soprattutto dalle donne, si riteneva infatti che la fonte sulfurea producesse benefici effetti sulla fertilità. All’inizio del XX secolo all’interno di un imponente nuovo stabilimento si potevano effettuare bagni e cure utilizzando l’acqua di tre diverse sorgenti: la sorgente sulfurea, ancor oggi in uso e riconosciuta come sorgente minerale, la sorgente Augenquelle (acqua per gli occhi) e la sorgente Magenwasser (acqua per lo stomaco). Purtroppo di quest’ultime due non si ha oggi più traccia.

La storia della sorgente è intrecciata a quella dello Sport & Kurhotel Bad Moos che apre nel 1971 per opera di Erwin Lanzinger, una personalità di spicco e un imprenditore lungimirante, che ha ricoperto nel corso della sua vita numerose cariche nel mondo dell’ospitalità turistica altoatesina.

Anno dopo anno, Erwin Lanzinger ha saputo sempre rinnovare il Bad Moos mantenendo vivo il legame con la salute che viene dalla sorgente e l’ambiente montano. Con questa sensibilità, nel tempo sono stati fatti numerosi ampliamenti alla struttura e continui restyling alle camere, alla Spa Termesana e agli altri ambienti comuni, per arrivare all’attuale prestigioso Bad Moos – Dolomites Spa Resort. Un gioiello incastonato nella Val Fiscalina, sotto lo sguardo imponente delle Tre Cime, condotto con passione e competenza da Evi Oberhauser.

www.badmoos.it
 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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