I TERZIERI POESIA D'AMORE DEL GEOGRAFICO

Al centro dell’incantevole zona del Chianti Classico, nel 1961 diciassette lungimiranti agricoltori unirono le loro forze e il loro sapere con l’intento di valorizzare il ricco patrimonio vinicolo della regione. Nacque così la cooperativa Agricoltori del Chianti Geografico, che sin dal nome ribadiva il forte legame con il territorio di Radda, Gaiole e Castellina, culla del Chianti Classico. Grazie ad un approccio innovativo, la cooperativa incassò successi su successi, forgiando la cultura vinicola locale fino ai nostri giorni.

Forte del lungo cammino intrapreso, gli Agricoltori del Chianti Geografio festeggiano quest’anno il loro sessantesimo anniversario. Per celebrare il traguardo, la cooperativa svela al pubblico la prestigiosa linea dei Terzieri, una poesia d’amore dedicata all’indiscusso sovrano di queste terre: il Sangiovese.

La nuova sfida si propone di raccontare l’immenso patrimonio culturale e vinicolo dei tre storici comuni del Chianti Classico, definiti in antico “Terzieri”.

Il progetto mira ad esaltare le preziose sfumature del Sangiovese, che in ciascuno dei tre Terzieri trova tre distinte ed esclusive espressioni del suo esuberante profilo. Ognuno dei tre vini custodisce, inoltre, il glorioso passato di queste colline, scolpito nei loro nomi: Terziere di Tramontano (Radda), Terziere di Levante (Gaiole), Terziere di Ponente (Castellina).

Terziere di Tramontano (Radda)

A pochi passi dall’incantevole borgo di Radda in Chianti, sorge Villa, che si eleva a circa 480 metri s.l.m. Le sue generose colline ospitano la vigna che dona i suoi frutti al Terziere di Tramontano.
Il sublime microclima di queste terre offre la più cristallina espressione del Chianti Classico di altura. Le rigide temperature che ammantano le colline di Radda donano al vino un animo elegante e verticale, rinfrescato da una preziosa vena acida e da una deliziosa influenza minerale.
Il suo ammaliante color rubino accompagna le sinuose note fruttate di ribes e lamponi, a cui si uniscono, come in una pirotecnica ouverture, i sagaci accenni di amarena e tabacco. Il sorso rivela la grande intensità, sostenuta da una sbalorditiva freschezza, presto raggiunta da una deliziosa nota sapida.

Terziere di Levante (Gaiole)

Tra le colline che abbracciano Gaiole in Chianti si staglia Vertine, un delizioso borgo medievale arroccato a 350 metri s.l.m. Lungo i suoi fianchi si srotolano le vigne da cui trae origine il Terziere di Levante. Territorio mosaico per eccellenza del Chianti Classico, Gaiole riassume molte delle caratteristiche salienti di questo spicchio di Toscana: dalle note più squillanti e decise fino a quelle più roboanti e speziate. L’esuberante caleidoscopio di sapori si traduce in un vino che seduce con la sua intima dolcezza e con la sua superba eleganza.
Cattura lo sguardo col suo sensuale color rubino, attraversato da brillanti sfumature. Il naso si lascia rapire dall’incanto di amarena, frutti di bosco e pepe nero che aguzza la golosità. La prospera trama tannica dona un sapore succoso e intenso, puntellato dalla freschezza del tamarindo e dalle gentili melodie balsamiche.


Terziere di Ponente (Castellina)

Le complesse armonie del Terziere di Ponente devono la loro marcata espressività alle vigne che sorgono lungo il versante sud di Castellina in Chianti. Il graduale aumento delle temperature, rispetto agli altri due Terzieri, si traduce in vini dal tono caldo e maturo. Pur ostentando il suo carattere granitico, il Chianti Classico di queste terre sfoggia un’eleganza senza pari, riassumendo la sua natura nella continua dialettica tra il suo animo gagliardo e la grazia sublime dei suoi aromi.
Il vino sfoggia un pregiato color rubino, impreziosito da venature color porpora. Il prezioso bouquet fruttato ammalia il naso col suo soave concerto di frutti rossi, fragole e lamponi. Il sorso mantiene le premesse donando una solenne acidità floreale, che lascia il palato fresco e asciutto.

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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