I PONTI SOSPESI DEL VALLESE

Sono una ventina i ponti sospesi del Vallese che permettono di superare facilmente gli ostacoli rappresentati da ghiacciai, fiumi, burroni e vallate, trasformando l’escursione a piedi in una vera e propria avventura. Possono essere il traguardo di una gita in giornata o rappresentare una tappa di un trekking più lungo. Attraversando questi ponti si possono spesso ammirare panorami aerei sbalorditivi.

Tra questi la passerella Charles Kuonen che, con i suoi 494 metri, è la più lunga delle Alpi. Si trova lungo l’Europaweg, un itinerario di due giorni che collega Grächen a Zermatt ma può anche essere raggiunta in 2 ore di cammino da Randa.

Il ponte dell’Aletsch supera in maniera spettacolare la profonda gola di Massa, scavata dal più grande ghiacciaio alpino, quello di Aletsch. Sospeso a 80 metri dal suolo, consente di raggiungere in 5 ore Riederalp, nell’Aletsch Arena, da Belalp, godendo di una vista sulla lingua terminale del fiume di ghiaccio. Il sentiero poi risale verso la Riederfurka, dove fu ospite Winston Churchill, attraversando la riserva naturale della Foresta di Aletsch, con i suoi pini cembri plurisecolari.

Altri ponti pedonali sono stati costruiti per evitare tratti pericolosi soggetti a frane lungo le antiche rogge (i "bisses"), fondamentali per consentire la coltivazione di vigneti e frutteti, visto che nella valle del Rodano la quantità di precipitazioni è paragonabile a quella del Nord Africa. Come nel caso del bisse du Ro di Crans-Montana, un itinerario di 6 chilometri, percorribile in un’ora e mezza, che richiede passo fermo e assenza di vertigini. La passerella è sospesa a 70 metri sopra il vuoto.

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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