GUSTO ITALIANO – CASEIFICIO VAL D'ORCIA PECORINO VECCHIO SENZA LATTOSIO

Caseificio Val d'Orcia di Contignano (Si) è una società Cooperativa costituita il 18 dicembre 1964, nata dall’esigenza di proteggere un'attività che stava sorgendo in maniera abbastanza forte in quegli anni: la pastorizia.
Ci fu infatti in quel periodo un esodo di pastori che dalla Sardegna si trasferirono con i loro greggi nel 'continente' e la Val d’Orcia era una terra che in quel momento offriva delle opportunità di collocazione a queste nuove famiglie, visto che i contadini locali stavano abbandonando i poderi che abitavano per trasferirsi nei paesi limitrofi.

Da tutto ciò scaturì l’esigenza di proteggere e far progredire la pastorizia anche con la nascita di un nuovo caseificio. Fu Don Oscar Guasconi, parroco dell'epoca, a farsi promotore di associare in forma Cooperativa tutti coloro che erano interessati e fare nascere il Caseificio Val d'Orcia, dove tra i tanti riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni merita ricordare il Premio come prroduttore del “Miglior pecorino d’Italia” nel 1990, di cui è ancora detentore.

Nella variegata gamma dei loro prodotti troviamo il Vecchio Vecchietto senza Lattosio - Caseificio Val d'Orcia, un pecorino in forma Vecchio  delattosato.

“Non volendo privare nessun consumatore amante dei nostri pecorini di apprezzare e consumare i nostri prodotti, il caseificio Val d’Orcia, ha pensato, realizzato e testato una linea senza la presenza di lattosio – fanno presente dal caseificio di Contignano - durante la fase di lavorazione del latte, viene aggiunta la Lattasi, un particolare enzima che non si attiva nelle persone intolleranti. I formaggi, conservano comunque le stesse caratteristiche di 'piacere al palato' lasciando una delicatezza ed amabilità invariati rispetto alle altre linee tradizionali che molti conoscono e gradiscono”.

www.caseificiovaldorcia.com

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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