Graz si veste di Natale e presenta i suoi 13 mercatini, fra coreografie di luce e profumi di cose buone

Sa di pan pepato, perché lo si respira nell'aria,  il Natale di Graz, capoluogo della Stiria che è patrimonio Unesco. Dal 26 novembre sono state accese anche le luminarie di Natale, così da rendere la città ancora più incantata. Bambini rapiti dal presepe di ghiaccio...

Graz è una città che ama distinguersi, in ogni periodo dell'anno. Sono ben 13 i Mercatini di Natale nel capoluogo della Stiria. Le luminarie resteranno accese ogni giorno dalle 16 alle 22 (per contenere i costi energetici) e stimoleranno la fantasia con le loro fiabesche “coreografie” e con le loro fantastiche proiezioni sulle facciate dei palazzi.
Il mercatino principale e anche il più frequentato è quello dello Schlossberg, all'ombra della possente Torre dell'Orologio che domina la città fin dal 1569. E' il punto più suggestivo: da qui si gode un impareggiabile panorama su Graz e sui suoi tetti, sul fiume Mur che attraversa la città e sui tanti parchi urbani.
La città ha un magnifico centro storico e a Natale le piccole piazzette si riempiono di bancarelle. In questi piccoli cortili si fa esperienza dei profumi del Natale, oltre che della gioia che questa ricorrenza produce in grandi e piccini. Si passeggia tra il profumo di cannella e di pan pepato, quello delle caldarroste e del vin brulé. I bambini sono molto attratti dal caratteristico “ponch” e dai tanti biscotti, preparati anche in famiglia. Nella piazza del Municipio, la Hauptplatz, intorno alla grande fontana dedicata all’Arciduca Giovanni (che è del 1878), va in scena ogni anno il Mercatino di Gesù Bambino. Qui è possibile acquistare prodotti artigianali e natalizi dal fascino antico.
La municipalità allestisce ogni anno un gigantesco albero di Natale al centro della piazza, attorno al quale le capanne natalizie e le luminarie creano un'atmosfera davvero speciale. Un trenino pieno di luci percorre le vie del centro e aggiunge alla già suggestiva cornice, un tocco pittoresco. Un’attrazione particolare è il caratteristico presepe di ghiaccio. Si trova nel cortile del Landhaushof, il palazzo sede della Dieta Regionale (il Governo del Land) progettato dall'italiano Domenico dell'Allio (1515-1563). Il presepe di ghiaccio è ormai una pluridecennale tradizione, essendo stato allestito la prima volta già nel 1996. E’ stato svelato nel corso dell’ultimo week end.
Per il Natale 2022 sono già numerose le prenotazioni da parte di turisti italiani: i mercatini di Natale sono per Graz Tourismus la 'quinta stagione' turistica: un esempio di destagionalizzazione, perché porta in città visitatori fin da novembre.
Anche quest'anno sono molti i vantaggi inclusi nella Graz Card, la carta in tre versioni, che permette di risparmiare e di vedere molto: dà la possibilità di avere tutti i trasporti inclusi, compreso l'ascensore che conduce allo Schlossberg, nonchè l'ingresso a tutti i musei. Da visitare anche la Zeughaus, ovvero l’antico Arsenale che risale al 1644, su progetti di un altro italiano: Antonio Solari. Vi sono custodite oltre 30.000 armi. Imperdibile la visita alla avveniristica Kunsthaus, la “casa dell’arte”: un museo molto ricco d’arte. Venne inaugurata (e la sua facciata fece scalpore per l'ardita architettura) nel 2003, l’anno in cui Graz fu capitale europea della Cultura. Un titolo meritato.


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RENATO MALAMAN

Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 132 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.

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