Granaio delle idee, innovazione e 'clean label' pagano: fatturato a +54%
L'azienda padovana nei suoi prodotti di successo ha sostituito gli emulsionanti chimici con l'attività naturale di enzimi selezionati
Le idee pagano. l'innovazione pure. All'insegna del buono, sano e naturale. Fatturato e vendite in crescita del +54% rispetto al 2019, ma anche nuove piazze estere come Medio Oriente, Nord Africa e Sudamerica. È positivo il bilancio 2020 de Il Granaio delle Idee, il gruppo padovano guidato Federico Allamprese e specializzato nella realizzazione di semilavorati e coadiuvanti clean label, funzionali e 100% made in Italy per pasticceria e panificazione.
Una volata che nell’anno della pandemia porta il fatturato complessivo a 10 milioni di euro (rispetto ai 6,5 del 2019), grazie anche a una spinta senza precedenti sull’R&D (15% la quota di fatturato reinvestita).
“La continua ricerca per produrre ingredienti più sani è da sempre l’idea chiave della nostra azienda e finalmente il mercato ci dà ragione – afferma Federico Allamprese (nella foto), fondatore e ad de Il Granaio delle Idee - I dati rilevati dalle associazioni di settore negli scorsi mesi fotografano un consumatore italiano sempre più orientato verso alimenti funzionali e genuini, ma anche meno elaborati, con un’attenzione crescente all’etichetta dei prodotti. Per noi è solo l’inizio – aggiunge - e siamo determinati a spingere questo cambiamento anche su scala internazionale, puntando su un’innovazione dei processi produttivi in grado di diminuire la chimica e innalzare sempre di più la qualità degli alimenti”.
È proprio l’idea di sostituire gli emulsionanti chimici con l’attività naturale di enzimi di origine fungina e batterica alla base del successo de Il Granaio delle Idee, con risultati importanti anche in termini di durata della shelf life dei prodotti.
Una piccola rivoluzione di cui si sono accorte grandi realtà industriali come il colosso nordamericano Walmart (conquistato in Canada in partnership con Coop Italian Food) e il leader brasiliano del pane in cassetta Bauducco Group, ma anche oltre mille artigiani in tutta Italia, tra panettieri, chef e maestri pasticceri – da Iginio Massari a Luigi Biasetto, fino a Salvatore Tortora e molti altri -.
Sul fronte internazionale, ai mercati già consolidati (Francia e Germania in primis) si aggiungono oggi nuove frontiere come l’America Latina, ma anche il Medio Oriente e il Nord Africa grazie alla partnership strategica con Transmed, il più importante distributore nella filiera.
TREND DI CONSUMO, LA NEW WAVE DEL PANE
Fresco e artigianale, ma anche italiano, sostenibile, salutistico e in grado di esprimere il territorio. È il pane ricercato dagli italiani secondo una ricerca di Aibi (Associazione italiana bakery ingredients) e Cerved, che negli scorsi mesi hanno rilevato come l’85% dei consumatori nostrani acquisti pane fresco ogni giorno, per un consumo pro capite quotidiano che su scala nazionale raggiunge i 75 grammi e una produzione che solo per quello artigianale arriva a 1,5 milioni di tonnellate circa all’anno.
In crescita soprattutto il pane a valore aggiunto o ‘funzionale’, mentre si conferma la richiesta di pani a base di grani antichi. Tra i trend spinti dalla pandemia c’è inoltre l’acquisto di prossimità, che ha premiato i piccoli forni anche grazie all’attivazione di delivery e alla presenza sui social.
LA RIVOLUZIONE DEGLI ENZIMI
Sfruttare l‘attività naturale degli enzimi al posto degli emulsionanti chimici, per allungare la shelf life e migliorare la qualità degli alimenti. È l’intuizione tanto semplice quanto rivoluzionaria alla base del successo dell’azienda, che da quasi 25 anni sviluppa questa tecnologia in grado di migliorare il processo produttivo di prodotti da forno, come pane, pasta, pizza, dolci lievitati e molto altro. Il segreto sta nell’utilizzo di coadiuvanti a base enzimatica di origine fungina e batterica, in grado di sostituirsi agli additivi di sintesi come l’E471 e l’E472 e di intervenire nel processo di panificazione, conferendo maggiore stabilità agli impasti, ma anche più morbidezza e resilienza ai prodotti finiti, oltre a una capacità di conservazione più duratura e a un miglioramento nel gusto.
PRODOTTI SALUS, SCIENZA E INNOVAZIONE DEDICATE AL BENESSERE
Al Granaio delle Idee ricerca e sviluppo contribuiscono anche a una dieta genuina, con i prodotti della linea Salus: miscele e semilavorati naturali e arricchiti con beta-glucani dell’avena e a tasso ridotto di carboidrati, ideati per la produzione di pani e alimenti funzionali. A beneficiare di quest’innovazione anche le persone affette da diabete mellito Tipo 2, come conferma una ricerca dell’Università di Padova.
Oltre al Pane Funzionale, oggi la gamma Salus comprende anche le piadine, realizzate in collaborazione con la modenese Ster, e il pane in cassetta prodotto con la padovana Il Vecchio Fornaio, distribuiti in negozi specializzati e anche in gdo.
Il Granaio delle Idee
Il Granaio delle Idee è il gruppo fondato nel 1998 a Maserà (PD) da Federico Allamprese e specializzato nella realizzazione, anche tailor made e bio, di semilavorati all’avanguardia, clean label e 100% made in Italy per il settore della panificazione e della pasticceria, pensati sia per le realtà industriali che artigianali. Un’azienda a vocazione b2b, al cui interno nel 2004 è nato anche il brand Ruggeri, orientato al consumatore con una produzione che include farine speciali, lieviti madre e preparati per pani, pizza e dolci.
Tra le proposte di punta del gruppo la linea Salus, che include miscele, semilavorati e prodotti arricchiti con beta-glucani dell’avena e a tasso ridotto di carboidrati, ideali anche nell’alimentazione delle persone affette da diabete mellito Tipo 2.
www.ilgranaiodelleidee.com
RENATO MALAMAN
Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 124 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.
0 Commenti
Lascia un commento
Rispondi al commento
Invio commento