GIO PORRO NASCE LA BRESAOLA METODO ZERO®

La Maison Giò Porro annuncia la nascita e lancia sul mercato la bresaola METODO ZERO®.
Nel meraviglioso territorio della Valtellina, in uno stabilimento ad altissima tecnologia per robotizzazione e sicurezza alimentare, Giò Porro ha realizzato il sogno di una vita: produrre il miglior salume al mondo.
Seguendo un processo produttivo naturale e partendo da precisi elementi, quali l’utilizzo di carni bovine delle migliori razze mondiali, perché più magre e sane, senza nitriti e nitrati, senza falsi sostituti vegetali, ma con una vera innovazione di processo scientificamente validata, è nato un nuovo concetto di bresaola, battezzata METODO ZERO.
Un’avventura iniziata nel 2016, giunta al traguardo di avvio produttivo alla fine del 2017 e poi commerciale alla fine di questo 2018.
Un progetto innovativo che ha dato vita a una bresaola healthy e dal gusto eccezionale, validata dal team di ricercatrici della Stazione Sperimentale delle Conserve Alimentari di Parma.
La pregiata carne bovina utilizzata arriva dalle migliori razze mondiali, quali Kobe, Wagyu, e Black Angus. È questa la base per una produzione che ha il compito di stupire e di rendere sempre più “preziose” le bresaole Giò Porro, realizzate oltretutto con salagione a mano a secco.
Un bouquet di prodotti prezioso per un progetto luxury per il mercato italiano ed estero alla cui base c’è un heritage di passione per l’arte della bresaola, unita al rispetto dei consumatori.

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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