GENT AL VIA LA RIVOLUZIONE OTTICA DI VAN EYCK
Dal 1° febbraio al 30 aprile 2020, il Museo delle Belle Arti di Gand (MSK) ospita la mostra Van Eyck. Una rivoluzione ottica. Sono rimasti, in tutto il mondo, solo una ventina di dipinti e disegni di Jan van Eyck (ca. 1390-1441). Più della metà di queste opere saranno visibili al MSK, insieme a opere della sua bottega, copie di quadri del maestro ormai scomparsi e più di 100 altri capolavori. La “rivoluzione ottica” iniziata da Van Eyck 600 anni fa continua ad affascinare ancora oggi. Adesso, per la prima volta, gli appassionati di arte possono ammirare da vicino la maestria di Jan van Eyck, in quella che è la più grande esposizione mai dedicata a questo genio della pittura.
Il cuore dell’esposizione è costituito dagli otto pannelli del polittico dell’Agnello mistico (1432) di Hubert e Jan van Eyck. Tra il 2012 e il 2016, questi pannelli sono stati restaurati all’interno del museo dall’Istituto statale per la tutela del patrimonio artistico (KIK). Gli straordinari risultati del restauro (durante il quale sono stati rimossi vecchi strati di pittura e parti coperte riportando al suo splendore originario questo capolavoro) consentono di vedere l’opera di Van Eyck in “modo nuovo”. Sono stati proprio i lavori di restauro a suggerire al Museo di realizzare di questa prestigiosa esposizione.
In via unica e del tutto eccezionale, gli otto pannelli restaurati del polittico chiuso, insieme ai dipinti di Adamo ed Eva ancora da restaurare, vengono esposti come dipinti singoli al di fuori della cattedrale di San Bavone. Sono sistemati all’altezza dello sguardo, in modo che tutti possano ammirare i magnifici colori, gli straordinari dettagli e la rappresentazione quasi tangibile dei tessuti. È la prima e ultima volta che il visitatore potrà arrivare così vicino al lavoro del maestro fiammingo. Il MSK è infinitamente grato alla Fabbrica della Cattedrale di San Bavone per la sua generosità.
La mostra, che occupa 13 sale del museo, si apre con uno spaccato sulla lussuosa ed itinerante corte borgognona dei Paesi Bassi.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).