FRESCO A PADOVA, IL RISTORANTE VERDE CON LA SOCIAL TABLE

Un nuovo brand di facile presa, un ambiente di verde ammantato e una proposta ispirata ai gusti del fuori casa che cambiano: è Fresco a Padova, locale già noto come Forcellini172, che un profondo maquillage restituisce alla città in una veste lussureggiante, votata alle stagionalità e all’autenticità dei sapori.

Undici anni di vita vissuta sulle ali della cooperativa sociale Work Crossing, celebre perché gestisce anche la pluripremiata pasticceria “Giotto” del carcere patavino Due Palazzi, ed ecco la svolta con nuove idee per godere dell’esperienza conviviale e nuovi concetti per le pizze, i taglieri, i piatti di cucina e il grill.

“Il ristorante – dice Matteo Marchetto, presidente della cooperativa – cambia pelle all’insegna della freschezza: c’è tanta nuova linfa nella naturalità della materie prime e delle proposte, che fa il paio con la sostanziale rivisitazione degli ambienti”.

Rivitalizzati attraverso la scansione affidata alle luci e alla desonorizzazione ottenuta con materiali ecosostenibili nonché passando per una ridefinizione degli spazi che nulla ha escluso. E poi, un sapiente riutilizzo dei componenti d’arredo preesistenti. Filo conduttore, il colore verde e i molteplici richiami a vegetazione ed elementi naturali.

Come peraltro la fogliolina che accenta il marchio Fresco è lì a sottolineare. Cambiano dunque i banconi per il grill e il forno pizza, s’aggiunge un inedito omologo per i dolci, il locale fa spazio a più ambienti distinti per meglio ospitare gli oltre 200 coperti. E soprattutto debutta la social table, tavolata posta in posizione appositamente rialzata, da cui godere di un punto di vista privilegiato.

Novità ulteriori, la zona gluten-free, per le preparazioni per i clienti celiaci, e, a breve, l’inserimento del banco gelateria. Gelati rigorosamente “made in Giotto”, come avviene per i dolci di pasticceria. Analogamente prodotti in proprio sono le paste fresche e all’uovo, anche con farine integrali, il pane e gli impasti delle pizze.

“Alla napoletana e tradizionali – spiega lo chef Francesco Comerci – oppure in pala con biga, frutto di un impasto morbido e ad alta idratazione, ideali per due persone”. A pranzo, una proposta a prezzo fisso, mentre a cena ecco il menu alla carta che pone in primo piano, accanto alle pizze, i taglieri e le carni grigliate su pietra lavica.

Le prime, tutte da impasti a lenta fermentazione lievitati 48 ore, per una migliore digeribilità, i secondi pensati come piatto singolo oppure come entrée per condividere piccoli assaggi, e le ultime già servite con tanto di contorno. Insalatone e menu per i più piccoli completano il novero delle proposte con cui il locale, immerso in un giardino sempreverde, strizza l’occhio a una clientela composta in buona parte da famiglie.

Diego Luigi Marin

0 Commenti

Lascia un commento

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy

Diego Luigi Marin

Giornalista e informatico professionista, specialista di new media e web development, già contributing editor dei quotidiani Il Giornale e Il Sole 24 Ore, direttore editoriale della testata Digital Document Magazine ed ex vicepresidente dell'Unione Italiana dei Giornalisti dell'Auto, direttore responsabile del portale letterario literary.it e managing editor della Magistranza della Cucina Euganea.

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.