FRANCIACORTA MOSNEL PER UN BRINDISI PASQUALE CHE DIA OTTIMISMO
Nel cuore della Franciacorta, a Camignone, si trova la secolare residenza, con le cantine cinquecentesche e le terre annesse, che testimoniano la lunga tradizione vitivinicola che i Barboglio ereditano nel 1836. L’azienda Mosnèl è oggi arrivata alla quinta generazione con i fratelli Giulio e Lucia Barzanò, figli di Emanuela Barboglio.
«Quest’anno vivremo una Pasqua unica, al sicuro nelle nostre case aspettando il momento di tornare con serenità alle nostre vite quotidiane. Da un mese – scrive Lucia nella periodica news letter - abbiamo dato tutti priorità alla nostra salute e ci siamo presi cura delle persone vicine e delle nostre famiglie. Come noi anche tanti ristoranti ed enoteche hanno chiuso le porte dei propri locali e adesso attendono di riprendere a fare con passione il proprio lavoro. In occasione delle festività pasquali abbiamo voluto accorciare le distanze che ci separano e sentirci tutti più vicini per provare a sostenerci a vicenda. Per questo abbiamo raccolto sul nostro sito tutti gli Amici di Mosnel che resistono e offrono un servizio di consegne a domicilio. Da Asti a Cagliari, da Cortina d’Ampezzo a Campobasso si può cercare l’indirizzo più vicino per ordinare e ricevere il vino Mosnel preferito. Abbiamo attivato, nelle zone non coperte dalle consegne a domicilio, il nostro servizio di shop on line, per raggiungere tutti e sentirci più vicini». www.ilmosnel.com
La Franciacorta fu tra le prime zone, nel 1967, ad iniziare il suo cammino fra le Doc italiane e dal 1995 è la prima Docg tra i metodo classico. Mosnel, dal nome dialettale di origine celtica che significa pietraia, cumolo di sassi, produce vini dal 1836. L’Azienda dal 1968, sotto la sapiente guida di Emanuela Barboglio (scomparsa nel 2007), si è specializzata nella vitivinicoltura. I 40 ettari di vigneto di proprietà sono condotti con il metodo biologico ai sensi del Reg. (CE) 834/2007 e 889/2008, controllati da Valoritalia al fine di ottenere la massima qualità della materia prima: l’uva.
La vendemmia è manuale in piccole casse e, dopo accurata cernita, avviene la pressatura soffice. Il mosto fermenta a temperatura controllata in piccole botti di rovere o in vasche d’acciaio. Dopo attente degustazioni, a primavera i vini ottenuti da Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero vengono uniti in percentuali variabili nelle diverse tipologie di Franciacorta e destinati alla rifermentazione in bottiglia. La produzione viene distribuita sul territorio nazionale ed in numerosi Paesi stranieri ai migliori ristoranti, enoteche, alberghi e wine bar. «Abbiamo il grande privilegio e orgoglio – afferma Giulio Barzanò - di svolgere con passione l’arte del vino, uno dei più bei mestieri che l’uomo possa fare. Consapevoli di questo lavoriamo con le mani, il cuore, l’anima, l’esperienza ed il lento trascorrere del tempo; ingredienti fondamentali dei nostri vini, che ricreano l’atmosfera e le emozioni di questa terra fortunata e ricca di fascino».
Roberto Vitali
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981
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