FRANCIACORTA 2011 DI PALADIN OSANNATO DAL GAMBERO ROSSO

Franciacorta Dosage Zéro 2011 di Castello Bonomi ha ottenuto quest’anno il prestigioso riconoscimento dei Tre Bicchieri della guida Vini d'Italia 2021 di Gambero Rosso. Un risultato raggiunto grazie al lavoro portato avanti negli anni dallo Chef de Cave Luigi Bersini, dal team Castello Bonomi coadiuvato dal professor Leonardo Valenti, docente dell’Università Statale di Milano, e dei fratelli Carlo e Roberto Paladin, alla guida dell’azienda.

La 2011 è giudicata dal Consorzio Tutela del Franciacorta come la migliore vendemmia degli ultimi 15 anni; Franciacorta Dosage Zéro 2011 è frutto della straordinaria qualità delle uve Pinot Nero e Chardonnay e di un affinamento sui lieviti di 84 mesi, avvenuto nelle cantine storiche. Proprio la qualità del millesimo ha permesso di esprimere al meglio la filosofia di Castello Bonomi attraverso affinamenti ancora più lunghi. Franciacorta Dosage Zéro si posiziona a tutti gli effetti sul podio delle migliori annate di Franciacorta prodotti dall’azienda.

Per Castello Bonomi, il Dosaggio Zero rappresenta il modo migliore per dimostrare la volontà di creare vini che sfidano il tempo, un lavoro paziente e rispettoso di territorio e terroir, che regala grandi soddisfazioni. Con il Dosage Zéro si combinano la ricerca della perfezione e unicità nelle annate migliori con la naturalità di una scelta di cantina che esclude qualsiasi compromesso.

Castello Bonomi è l’unico château della Franciacorta: sorge alle pendici del Monte Orfano, 275 m s.l.m., nel comune di Coccaglio. Circondati da un parco secolare, per 24 ettari gli splendidi vigneti si sviluppano a gradoni e sono ancora recintati da un muro a secco risalente a metà Ottocento.

Oggi, Casa Paladin si impegna a portare avanti una tradizione vitivinicola secolare, con uno staff che si fregia di nomi importanti, come Leonardo Valenti, docente dell’Università Statale di Milano che assieme allo Chef de Cave Luigi Bersini e Carlo Paladin formano il team tecnico a capo della qualità e delle produzioni del gruppo. Un approccio e una visione moderna, che non dimentica le radici storiche della tenuta e l’importanza del luogo, ma che si distingue per le scelte coraggiose e a volte in controtendenza.

Nella foto i fratelli Carlo e Roberto Paladin

 

 

 

 

 

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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