FORMAGGI E PESCE: ALLA FIERA DI BERGAMO GLI CHEF VALORIZZANO L'ABBINAMENTO

Si è svolto nellambito di Forme, la grande rassegna dedicata ai formaggi svoltasi alla Fiera di Bergamo, il contest organizzato da Orobica Pesca con il supporto di Italia a Tavola che ha coinvolto numerosi cuochi lombardi. Obiettivo: creare il miglior piatto che abbinasse pesce e formaggi. Tra giovedì e venerdì si sono svolte le due semifinali (8 partecipanti); domenica è stata la volta della finale a 4. A spuntarla, il ristorante di Ponte S.Pietro (Bg).

Cucina Cereda, ristorante di Ponte San Pietro (Bg), con Casoncelli ai gamberi rossi, alghe e fonduta all'Agrì, ha vinto il primo premio alla finale del contest “Formaggi d'Amare” organizzato in occasione di “Forme” da Orobica Pesca con il sostegno di Italia a Tavola, Electrolux, Ros e Pentole Agnelli.
A preparare il piatto ritenuto il migliore dalla giuria il cuoco Beppe Cereda che ha puntato su un piatto tipico bergamasco come i casoncelli e su un formaggio altrettanto locale proveniente da Valtorta.
Al secondo posto si è piazzato un altro ristorante bergamasco, il tristellato Da Vittorio che ha proposto “Fish and Cheese”: un trancio di black cod servito con tatin di barbatietola e granita di Taleggio di capra.

Sul gradino più basso del podio è salito il ristorante Ponte di Briolo di Valbremo (Bg) il quale ha presentato Cannolo di pecorino con tartare di gamberi rossi.
Al quarto posto, Da Giò di Seriate (Bg) con la ricetta Totano di Giò, ovvero un totanello ripieno di Bagòss con lupini.
La manifestazione si è svolta su tre giornate: in base alle ricette selezionate dalla giuria su decine di partecipanti, giovedì hanno gareggiato i ristoranti Cucina Cereda, Hostaria La Filanda, Da Giò, Osteria Per Bacco. Di questi hanno passato il turno Cucina Cereda e Da Gio. Il venerdì hanno gareggiato i ristoranti Da Vittorio, Le Vigne, Ponte di Briolo, Bellaria. Hanno passato il turno Da Vittorio e Ponte di Briolo. Quindi, domenica la finale dalla quale sono emersi i verdetti.
Il primo classificato si è aggiudicato un buono spesa Orobica Pesca del valore di 4mila euro, il secondo di 1.500 euro e il terzo di 500 euro. I primi quattro classificati hanno ricevuto anche una targa.
«Quello tra pesce e formaggio è uno degli abbinamenti più complicati e meno usati in cucina - ha detto il direttore di Italia a Tavola, Alberto Lupini - per questo va un grosso grazie a Giovanni Cacciolo perché con la sua Orobica Pesca ha avuto il merito di portare per primo a Bergamo e in Lombardia la cultura del pesce e da 55 anni è impegnato per garantire il pesce di qualità nei ristoranti del territorio. Aver puntato su questo abbinamento ha rappresentato sicuramente un passo in più. Il contest ha avuto un bel successo, non era facile che aderissero così tanti ristoranti ed è stato complicato selezionare le 8 ricette che si sono sfidate tra semifinali e finali qui a Bergamo. I quattro finalisti ci hanno sorpreso per la qualità del loro lavoro; era richiesto il rendere il più armonico possibile ogni piatto ed è su questo aspetto che la giuria si è concentrata in particolar modo. Piuttosto che giudicare il gusto, l'estetica, la qualità, abbiamo cercato di tenere conto di quella che era l'obiettivo: centrare un corretto equilibrio tra pesce e formaggio senza che ci fosse la prevalenza di uno dei due».

NELLA FOTO IL MOMENTO DELLA PREMIAZIONE CON AL CENTRO CACCIOLO, LUPINI E CAREDA

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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