Festeggiato il 41° anniversario della Fondazione dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia.

Il 23° Convegno Provinciale di Verona del 26 settembre è stata l’occasione per festeggiare il 41° anniversario della Fondazione dell’U.N.C.I. coincidente con quello della sezione della città scaligera. Numerosi i partecipanti alla Santa Messa celebrata ad inizio giornata dall’assistente spirituale dell’associazione Cav. Prof. Padre Tecle Vetrali, francescano minore, biblista, docente, fondatore e già preside dell’Istituto di Studi Ecumenici “San Bernardino” di Venezia. Dopo l’inno nazionale il presidente provinciale Gr. Uff. Alberto Marchesini, dopo aver sottolineato l’importanza della squadra in tutti gli ambiti, ha introdotto gli ospiti. Il presidente nazionale Gr. Uff. Marcello Annoni ha ricordato “il Premio Bontà U.N.C.I. Città di Verona” è un’opportunità per far conoscere realtà di quanti si trovano in difficoltà” e annunciato “l’intitolazione entro l’anno ai Cavalieri d’Italia dell’area verde in zona Pancaldo deliberata dall’amministrazione comunale”. L’Uff. Tina Mazza, responsabile donne U.N.C.I., ha elogiato la generosità delle donne che, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, “si sono impegnate a mettere a disposizione la loro professionalità. Medici, insegnanti e tante altre categorie hanno prestato il loro servizio in modo encomiabile. Con i giovani abbiamo cercato di portare avanti cultura, educazione altruistica, moralità con piccoli gesti dal profondo significato superando la società di massa che, molto spesso, vuole solo svago”. Il commendatore Renato Accili, segretario generale e Cavaliere di Gran Croce d’oro d’Austria ha posto l’accento sull’importanza di questo congresso “reso possibile dopo un lungo periodo di stasi che ci ha obbligati a stare lontano da tutti e da tutto”. Padre Tecle, dopo avere rimarcato nell’omelia il bisogno di unione rivolgendosi a chi è meno fortunato di noi, ha rilevato “il cavalierato è un mettersi a disposizione delle parti più trascurate, più deboli. Il Cavaliere non è il perfetto esecutore delle direttive ma è colui che ha un atteggiamento che nasce dal cuore. San Francesco voleva che tutti i suoi frati fossero cavalieri della tavola rotonda nella quale non c’è il primo posto”. Per l’avv. Rosario Russo, consigliere comunale di Verona, “sentire la volontà di volere dedicarsi agli altri è importante soprattutto in un momento in cui ci sono enormi spinte individualistiche”. Il consigliere provinciale Pino Caldana “vorrei rappresentare simbolicamente tutti i 98 comuni della provincia perché le vostre forme di solidarietà e volontariato vanno oltre i confini della città di Verona. Si dice che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Oggi ci troviamo di fronte a tanti alberi che stanno crescendo senza farsi sentire. Questa è la crema di tutte le forme di volontariato”. Nel suo intervento il presidente della sezione provinciale U.N.C.I di Verona Gr. Uff. Alberto Marchesini, dopo un minuto di silenzio per ricordare i soci deceduti anche per il Covid-19, ha elogiato l’operato del suo predecessore Cav. Nino Onofrio Bernardi per l’ottima conduzione nei suoi quindici anni presidenza. Ha annunciato le iniziative in programma fino a fine anno, visite culturali in città e provincia, convegni su vari temi tra i quali l’intervento di un sanitario associato che darà una spiegazione medica sui vaccini. A seguire la consegna di 6 riconoscimenti “Merito e Benemerito” di cui due alla memoria di Bruno Centurioni e Gaetano Perlini, diplomi a soci della sezione provinciale, nuovi iscritti e nuovi insigniti OMRI, diplomi di fedeltà. I due premi Bontà, consistenti in una elargizione economica ad associazioni di volontariato che fanno del bene, sono stati consegnati all’Abeo Onlus Verona, Associazione Bambino Emopatico Oncologico e all’Associazione “La Nostra Casa” Odv di Peschiera del Garda. Il congresso si è concluso con un piacevole momento conviviale con intervalli musicali di una giovane fisarmonicista che ha intonato coinvolgenti melodie. Soddisfatto il presidente Marchesini che ha sottolineato la buona partecipazione “anche al pranzo con un centinaio tra soci e consorti” cui ha offerto un cadeau a nome del direttivo, un poster in ricordo dell’evento e una rosa rossa alle signore, particolarmente apprezzata.