EUREKA ENTRA NELLA TOP 500 DELLE IMPRESE ITALIANE PIÙ PERFORMANTI

Brevetti tecnologici, ricerca, investimenti, risorse umane e strategie di vendita vincenti. Sono questi i fattori chiave che hanno permesso all'azienda Eureka, marchio storico del macinacaffè professionale di entrare nell'olimpo degli esempi di buona gestione economica. La conferma viene dallo studio realizzato a livello nazionale sui singoli bilanci delle imprese italiane, che ha messo in evidenza quelle che possiedono contemporaneamente più requisiti di assoluta eccellenza: un tasso di crescita annua di almeno il 7%, un ebitda medio degli ultimi tre esercizi rispettivamente tra il 10% e l'8,5%, un rapporto Pfn/ebitda rispettivamente di 1,8 e di 2,5, e un rating attribuito da Modefinance con almeno una tripla B.

Eureka: una crescita vertiginosa nel canale professionale puntando su ricerca e sviluppo, made in Italy e risorse giovani.

Sei brevetti tecnologici e dodici nuovi prodotti lanciati nell'ultimo biennio. Eureka, azienda fondata nel 1920 a Firenze da Aurelio Conti, specializzata nella produzione artigianale di macinacaffè per il canale professionale, continua nel suo piano di investimenti ampliando ulteriormente la gamma e confermando la sua strategia che fa del made in Italy e l'innovazione il proprio punto di forza.

Eureka ha chiuso il 2018 con una crescita a due cifre che nel mercato estero registra un valore del +35%. Merito di questa crescita vertiginosa, gli investimenti in ricerca e sviluppo (che interessano annualmente circa il 5% del totale fatturato), l'assunzione di nuove figure manageriali e l'espansione dello stabilimento avvenuta nel 2016.

"L’azienda nasce come produttore di macinacaffè per espresso e oggi rappresenta l'eccellenza del settore – spiega Maurizio Fiorani, amministratore delegato di Eureka  (nella foto) - stiamo puntando sull’innovazione nella macinatura del caffè per ogni tipo di utilizzo e i nostri prodotti raggiungono 70 paesi di destinazione nel mondo. I principali sono la Germania, l'austria UK, e Nord America, Australia e Asia. Ora puntiamo al Sud America e Giappone. Dai cinque milioni di euro di fatturato del 2013 siamo passati agli attuali venticinque, di cui il 90% derivanti dall'export. Ciò è stato possibile soprattutto grazie al potenziamento del nostro ufficio di ricerca & sviluppo che ci ha permesso di ampliare la gamma proponendo un binomio vincente basato su tecnologia e design. ".

Da elettrodomestico professionale a oggetto tecnologico di design. Il macinacaffè punta a entrare nelle case degli italiani grazie anche alle nuove tendenze di consumo che premiano il caffè filtro, il cosiddetto "Hand Brewed Coffee", o caffè all'americana. L'azienda fiorentina, sulla soglia dei cento anni di attività, infatti, ha ampliato la gamma dei prodotti e operato il restyling della linea di macinacaffè istantanei "Mignon", pensati e progettati per il caffè filtro. I nuovi modelli, all'avanguardia nella tecnologia e particolarmente accattivanti grazie al design, diventano ora un must per il caffè perfetto, sia per i professionisti, sia per i "coffee lovers".

"Abbiamo anticipato quelle che sono le esigenze del consumo moderno – continua Maurizio Fiorani, amministratore delegato di Eureka – i torrefattori hanno iniziato da tempo a proporre sul mercato miscele per il mondo del filtro, e noi abbiamo abbiamo colto questa opportunità creato una linea di macina dosatori estremamente versatile, adatta sia al canale professionale, sia al mercato domestico, che sempre di più si rivolge al caffè filtrato. Il carattere distintivo di questi elettrodomestici oltre alle elevate prestazioni, diventa il design, che ci consente di affermare quelli che sono i cardini fondamentali della qualità made in Italy presso un pubblico sempre più vasto e attento alla qualità".

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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