EA(S)T LOMBARDY COME HANNO RIAPERTO I RISTORANTI DEL TERRITORIO

Nata per favorire l’evoluzione dell’enogastronomia nelle quattro province della Lombardia Orientale, Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, e supportare la notorietà a livello nazionale ed internazionale delle eccellenze dei suoi produttori e dei suoi ristoratori, mai come oggi la rete degli operatori EA(s)T Lombardy trova la sua ragion d’essere.

Già riconosciuta con il titolo di Regione Europea della Gastronomia nel 2017, con un’offerta di eccellenza sotto il profilo enogastronomico che conta circa 300 ristoratori e 250 produttori, questo bacino di assoluto interesse,  considera la presenza di prodotti certificati: sono 25 i prodotti DOP e IGP, altrettanti i vini DOCG, DOC e IGT, 11 presidi Slow Food, espressione di una cultura che da secoli punta sulle sue risorse. Unendo le forze, i Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, e le rispettive Camere di Commercio, hanno l'ambizione di dare forma ad un segnale forte.

Primo passo: affiancare i protagonisti di EA(s)T Lombardy in questa ripresa post emergenza sanitaria. Cercando di capire con loro come riprendere e su cosa puntare.

La risposta da parte dei protagonisti è pressoché unanime: bisogna puntare sulla qualità. Che crea la fiducia nel cliente.

Ecco le testimonianze di alcuni di loro:

Mario Cornali: chef e titolare del ristorante Collina di Almenno San Bartolomeo (Bg)
“Quando abbiamo riaperto ci è sembrato come riprendere da zero. Ma è stata una ripartenza molto carica da un punto di vista emotivo. Sono venuti a trovarmi i miei clienti più affezionati, è stato un tributo di stima e di affetto. Noi di Bergamo e provincia abbiamo vissuto una tragedia, neppure emotivamente è possibile fare finta di nulla, ma il mondo va avanti si rifonda e si rigenera”.

Franco Giordano proprietario e chef della pizzeria Ottavo Nano – Brescia
“Abbiamo riaperto subito e da subito abbiamo ricevuto prenotazioni.
Ma da noi i clienti non sono clienti, sono amici che chiamiamo per nome. Io, i miei genitori e miei nonni abbiamo instaurato un rapporto con loro: nonni genitori nipoti, tutti vengono come se tornassero a casa. Io sono ottimista per questa riapertura, certo timoroso che tutto possa ricrollare e indispettito che molti ristoratori lombardi non adottino le regole corrette e imposte”.

Sergio Carboni del ristorante Locanda degli artisti – Cremona
“Avevamo tanta voglia di riaprire e tanto entusiasmo, perché amiamo il nostro lavoro che nelle scorse settimane ci è mancato molto. Alla riapertura sono venuti alcuni clienti abituali, che ci hanno tributato un gesto di stima e anche di amicizia. Ci sarà bisogno tempo e di capire quali saranno gli aiuti governativi per giudicare gli effetti da un punto di vista economico, sicuramente è stato un momento emozionante e positivo per noi e per i nostri ospiti”.

Hostaria Viola di Castiglione delle Stiviere – Mantova
“Per fortuna nel nostro ristorante avevamo già prima i tavoli distanziati e la risposta dei clienti è stata molto buona se si esclude un’iniziale sensazione di straniamento per il cambio di approccio, obbligatorio dovuto alle misure in atto. Le persone vogliono comunque tornare nei ristoranti. Abbiamo scelto di aprire un giorno alla settimana in più per cercare di non dover lasciare a casa nessuno dei nostri dipendenti e abbiamo aumentato la nostra offerta con l’asporto che prima non facevamo”.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.