DORDRECHT E IL SECOLO D’ORO OLANDESE
Il Secolo d’Oro olandese nel XVII secolo, è stato un periodo di grandissimo rilievo per la storia dell’Olanda. Le più ricche città del Paese erano quelle che commerciavano e avevano contatti in tutto il mondo: la loro storia è oggi riconoscibile nel paesaggio urbano. In occasione dei 350 anni dalla morte di Rembrandt, l’Ente Nazionale Olandese per il Turismo e Congressi si pone l’obiettivo di valorizzare storia ed elementi distintivi del Secolo d’Oro.
La “culla” di questo periodo di prosperità fu proprio la città di Dordrecht, poiché in questa cittadina a sud del Paese il Secolo d’Oro ebbe inizio all’alba del XIV secolo, quindi molto prima rispetto al resto dell’Olanda. Correva l’anno 1572 quando la città fu palcoscenico della nascita dell’Olanda come la conosciamo ora, allorché i rappresentanti dei sette dipartimenti dei Paesi Bassi si riunirono nella “prima assemblea degli Stati Liberi”, che si riunì presso „Het Hof van Nederland“ (la Corte d’Olanda). Questo incontro diede slancio allo sviluppo che caratterizzò il periodo successivo e di conseguenza avviò la crescita dell’Olanda attraverso l’innovazione, il commercio, l’immigrazione.
Al Museo di Dordrecht di potrà visitare fino a maggio 2019 una mostra dal titolo „Werk, bid & bewonder“ (“Lavora, prega e ammira” ), dedicata proprio al Secolo d’Oro. Una particolarità di questo periodo fu che i maggiori rappresentanti dell’elite politica e sociale erano calvinisti, per i quali austerità, semplicità e parsimonia rappresentavano i valori più alti. Allo stesso tempo fiorirono l’arte e il commercio e una grande ricchezza si diffuse in tutte le classi sociali, anche in quelle non altissime. La mostra presenta come questi due poli – apparentemente – opposti, sono riusciti a convergere nel 17esimo secolo.
Dordrechts Museum, Museumstraat 40, 3311 XP Dordrecht, Mostra „Work, pray & admire“, fino al 26 maggio, dal martedì alla domenica dalle 11 alle 17; biglietto per adulti 15 Euro, studenti 6 Euro, bambini (fino ai 18 anni compresi) gratis. Ulteriori informazioni possono essere trovate sul sito della mostra: https://www.dordrechtsmuseum.nl/ (in inglese)
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).