DOMAINES PAUL MAS IN PASSERELLA TRE SUOI VINI
La storia di Domaines Paul Mas ha tutti gli ingredienti di una storia di successo. Fondata nel 2000 a partire da un appezzamento familiare di 35 ettari di vigneti, oggi l’azienda comprende 15 Châteaux e Domaines per un totale di 850 ettari di vigneti e produce 22 milioni di bottiglie di vino all’anno, distribuite in più di 71 paesi nel mondo.
Una storia dinamica di crescita guidata dal suo proprietario e fondatore, Jean Claude Mas, un uomo che ama le sfide e abbraccia l’innovazione. Ambasciatore instancabile dei vini del Languedoc, Jean Claude Mas vuole portare agli amanti del vino il vero piacere che solo i grandi vini possono dare.
In ‘passerella’ ecco tre suoi vini: Arrogant Frog Les Coteaux, Chateau-Arrogant-Frog-Blanc e Château Arrogant Frog – Rosso.
Arrogant Frog Les Coteaux – La Rana Arrogante è un vino Syrah della regione Languedoc nel sud della Francia. Come il suo inventore, Jean Claude Mas, questo vino è orgoglioso delle sue origini mediterranee. Gli aromi intensi di frutta si combinano con un palato vellutato, attraente e complesso. E’ il compagno ideale per le carni rosse, selvaggina, formaggi e cioccolato.
Chateau-Arrogant-Frog-Blanc - 100 % Chardonnay ha gradazione alcolica di 13,5 %. Dal colore dorato ha un profumo intenso e complesso, con aromi di brioche, noci e ananas, mentre al palato è leggero ma corposo, ricco, di meravigliosa lunghezza. Un vino di carattere che può essere degustato in qualsiasi momento della giornata. Ideale servito a 10°C con pesce, frutti di mare o crostacei. Ottimo con formaggi di capra, Cantal vecchio o Foie Gras.
Château Arrogant Frog – Rosso - 55 % Merlot, 25% Cabernet Sauvignon, 20 % Syrah con gradazione di 13,5 %, questo vino ha un colore porpora intenso con riflessi rubini. Raffinato e complesso al naso, con frutti neri e sapore di prugna ha un finale speziato di vaniglia e liquirizia, mentre in bocca ha un buon equilibrio con tannini morbidi ma presenti. Abbinamenti gastronomici: servire a 16°C, con selvaggina, carni rosse, terrine e formaggi.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).