DIVINNOSIOLA MOSTRA A PALAZZO ROCCABRUNA E DEGUSTAZIONI

Chi fino al 21 aprile si recherà a Palazzo Roccabruna-Enoteca Provinciale del Trentino, nel cuore del centro storico di Trento, non avrà che l'imbarazzo della scelta per degustare due tra le produzioni enologiche più caratteristiche del territorio, ovvero Nosiola, ottenuto dalla più antica varietà di uva bianca autoctona del Trentino, e Vino Santo - frutto dell'appassimento degli acini di Nosiola, coltivata in Valle dei Laghi, su graticci chiamate arèle, che, dopo alcuni mesi esposti alla brezza dell'Ora del Garda, vengono spremuti nel corso della Settimana Santa dando vita, non prima di quattro anni di riposo in piccole botti di legno, ad un prezioso nettare molto caratteristico definito "il passito dei passiti" - e relativegrappe.

Ben 22 infatti - per un totale di una quarantina di etichette - le cantine e distillerie che hanno aderito all'invito dell'APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ad esporre e proporre in degustazione alcune delle proprie eccellenze nell'ambito della Mostra DivinNosiola organizzata in concomitanza all'evento DiVinNosiola, quando il vino si fa santo, che dà tra l'altro ufficialmente il via alle #trentinowinefest, calendario di manifestazioni enologiche dedicate ai vini più rappresentativi del Trentino, coordinate e promosse dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.

Inoltre, da giovedì 5 a sabato 7 aprile, dalle 17.00 alle 22.00, si potrà partecipare a "Passito è Passione", rassegna di tutti i Vino Santo Trentino Doc con degustazione di rare annate e verticali accompagnate da dolci della pasticceria trentina o da formaggi di alpeggio, e sabato 6 aprile, dalle 20.00 alle 22.00, al laboratorio a cura di ONAV-Sezione di Trento dal titolo "Il mio nome è Nosiola e sono trentina Doc", che prevede una degustazione guidata di tre Nosiola e tre Vino Santo, in abbinamento a colomba di pasticceria e "Dolcenosiola".

DiVinNosiola, quando il vino si fa santo è una kermesse unica ed esclusiva dedicata alla valorizzazione del patrimonio culturale, delle tradizioni e dei luoghi da cui nascono le eccellenze enologiche della Valle dei Laghi, organizzata da APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e promossa con il supporto della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino e la collaborazione di Provincia Autonoma di Trento, Comunità della Valle dei Laghi, Palazzo Roccabruna – Enoteca Provinciale del Trentino, Ecomuseo della Valle dei Laghi, Comune di Madruzzo, Comune di Cavedine e BIM Sarca.

www.discovervalledeilaghi.it

Profilo Nosiola - Si tratta del più antico vitigno autoctono a bacca bianca del Trentino e dà origine ad un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, dal profumo delicato con leggere sfumature di fiori bianchi e frutta acerba e dal gusto secco e piacevolmente fresco, fruttato ed armonico, con retrogusto leggermente ammandorlato. È coltivato principalmente in Valle dei Laghi e fino alle colline Avisiane, grazie all’influenza dell’Ora del Garda, vento tipico del lago di Garda. In particolare, in Valle dei Laghi, le sue uve, vendemmiate al culmine della loro maturazione e fatte appassire nei granai su graticci denominate arèle fino alla Settimana Santa, quando avviene la torchiatura, dopo almeno quattro anni di riposo in piccole botti di legno - periodo minimo fissato dal disciplinare che spesso si rivela essere molto più lungo (anche 7/10 anni) - danno vita all'esclusivo Vino Santo Trentino Doc, il passito dei passiti.

Foto: DiVinNosiola_Archivio APT Trento_PhRensi

Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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