DALLA TOSCANA AL VINITALY LA FATTORIA DI PETROGNANO CON MOLTE NOVITA' POSITIVE

E’ un periodo di vera rinascita per la Fattoria di Petrognano, azienda agricola della famiglia Pellegrini (la stessa di Pellegrini spa, leader in Italia per la distribuzione di vini e distillati di qualità, sede a Cisano Bergamasco, provincia di Bergamo). Acquistata nel 1962, la fattoria, vasta 85 ettari, di cui 25 a vigneto, si trova sulle colline di Montelupo Fiorentino, “città della ceramica” conosciuta a livello internazionale.

E’ questo un periodo ricco di importanti trasformazioni arrivate dopo anni di ricerca, sviluppo e costante impegno che, anche grazie al cambio generazionale in atto (i due figli Emanuele e Eleonora affiancano il papà-presidente Pietro Pellegrini e lo zio Angelo legale rappresentante), hanno portato all’ottenimento della certificazione di agricoltura biologica, all’utilizzo di tecniche di vinificazione innovative, all’impiego di moderne attrezzature e a nuovi impianti vitivinicoli di prossima realizzazione. Tutto senza dimenticare la tradizione.

Pellegrini spa si consacra così non più solo importatore e distributore di vini e distillati di alta qualità in tutta Italia, ma anche produttore agricolo con una filosofia che mette la valorizzazione del territorio in primo piano, con la scelta di passare a un sistema più rispettoso dell’ambiente. La conduzione dell’azienda viene effettuata in regime biologico certificato. Inoltre, il far parte di un'area protetta per la ripopolazione faunistica valorizza ancora di più la purezza delle uve prodotte.

In quest'ottica nasce il percorso di conversione al biologico del Chianti Meme, il vino simbolo di Fattoria di Petrognano. L’uso dei soli vitigni autoctoni è la testimonianza di un ritorno al passato, che prevedeva l’uso delle sole uve toscane: il Chianti, senza uve internazionali all'interno del blend. La separazione dei diversi vigneti viene fatta in relazione all'età delle piante e alla loro potenzialità nel dare frutto con più o meno concentrazione, seguita dall'uso di contenitori di cemento e acciaio nella costante ricerca di un’espressione del frutto più autentica possibile. Il Chianti Meme 2017 non è l’arrivo, ma il punto di partenza: unione di tradizione e innovazione, che la nuova generazione Pellegrini intende portare avanti con passione e determinazione. La scelta del nome di questo vino, Meme, è legata al soprannome che il nipote Emanuele dava al nonno recentemente scomparso, anche lui Emanuele.

Dall'annata 2017 tutti i vini di Fattoria di Petrognano sono certificati biologici e, a partire dalla produzione 2018, il Chianti Meme rientra nella denominazione Chianti Superiore Docg. Solo nelle migliori annate, i vini ricavati dalle vigne più vecchie vengono affinati in legno e cemento per produrre il Chianti Meme Riserva Docg.

Rinomato per la sua qualità è anche l’olio extravergine di oliva Toscano Igp di Fattoria di Petrognano, ricavato dalla spremitura a freddo delle olive, raccolte a mano con l’ausilio di piccoli rastrelli e portate il giorno stesso al vicino frantoio. Obiettivo della famiglia Pellegrini e di tutti i suoi preziosi collaboratori è quello di ottenere prodotti dalla qualità superlativa, sopra ogni aspettativa, sempre con un’attenzione particolare nei confronti del territorio. Con queste novità la Fattoria di Petrognano si presenta a Vinitay Verona (7-10 aprile) nel Padiglione 9, Stand D15. www.petrognano.it 

Per maggiori informazioni su Pellegrini spa e sui prodotti distribuiti: FB: Pellegrini Spa; IG: pellegrinispa1904

 

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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