DALLA TAVOLA ALLE TERME DOLCE VITA NEL SUD DELL'AUSTRIA

Il wellnes invernale in Carinzia ha mille volti. Uno dei più affascinanti si può scoprire visitando la casa dei bagni “Kärnten Badehaus” sul lago Millstätter See, dove le grandi vetrate anche d’inverno consentono quasi di toccare il meraviglioso panorama del lago.

Per chi preferisce il lago Wörthersee: anche qui esiste una tipica casa dei bagni carinziana, annessa all’hotel Werzer’s. Particolarmente generosa è l’offerta wellness di Bad Kleinkirchheim, famosa stazione sciistica di Coppa del Mondo nel parco naturale dei Nockberge. Qui gli amanti degli sport invernali in cerca di distensione trovano due diverse terme: i bagni Thermal Römerbad e le Terme di St. Kathrein. Le terme Römerbad si trovano presso il traguardo della pista di Coppa del Mondo. Le Kärnten Therme di Villach sono fra i centri per le terme e il divertimento più moderni nell’Austria del sud, con scivoli acquatici, area sportiva, area bimbi e una grande offerta SPA.

Un consiglio segreto per veri amanti della natura: la fonte termale Maibachl a Warmbad Villach, che si attiva solo durante il disgelo o in seguito a lunghi periodi di pioggia. L’acqua calda si raccoglie in piccole vasche di sorgente che invitano a fare il bagno nella natura.

Le temperature basse rendono golosi, e la Carinzia sempre di più è meta per gli appassionati del buon cibo e dei prodotti autentici. Qui, molti ristoranti, trattorie e produttori seguono la filosofia Slow Food. Quasi in ogni angolo della Carinzia si trovano particolarità gastronomiche, e la passione e la cura per i prodotti locali sono molto sentite. Coltivare un rapporto rispettoso con la natura e con le sue preziose risorse, promuovere la sostenibilità e tutelare la varietà dei sapori locali, sono valori ben radicati in Carinzia.

Fra le specialità tipiche della cucina carinziana ci sono i tortelloni carinziani (Kärntner Käsnudel), la trota di lago carinziana (Kärntner Laxn), la tipica merenda al tagliere “Brettljause” (per esempio con formaggio e speck della valle Gailtal), le specialità a base di selvaggina della zona, l’agnello del Grossglockner (Glocknerlamm), la carne bio di oca, il pane contadino della valle Lesachtal (patrimonio immateriale Unesco), i tortelloni alle pere secche con burro al miele (Kletzennudel) e il Reindling (focaccia lievitata con zucchero, uva sultanina e cannella). Da non dimenticare: l’acquavite al pino cembro fatta in casa (Zirbenschnaps).

www.carinzia.at

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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