DA PRAMAGGIORE PIOGGIA DI PREMI SUI VINI DEL CIPRESSO DI SCANZOROSCIATE

Importante affermazione della cantina bergamasca Il Cipresso di Scanzorosciate alla edizione 2020 del Concorso Nazionale dei Vini Docg, Doc e Igt Pramaggiore, che si svolge ogni nella cittadina in provincia di Venezia. Si tratta del più antico concorso enologico d’Italia giunto alla 59.a edizione. Non solo l’azienda guidata da Angelica Cuni e dal marito Alfonso ha vinto tre medaglie d’oro per altrettanti vini presentati (Moscato di Scanzo Docg Serafino 2016, Valcalepio bianco Doc Biologico 2018 Melardo, Valcalepio rosso Dionisio 2017) ma lo stesso Serafino Moscato di Scanzo Docg 2016 ha ottenuto anche il Premio Città di Pramaggiore 2020, riconoscimento dato ai vini che hanno ottenuto il punteggio più alto per la regione di appartenenza. Un riconoscimento che vale e che pone il Moscato di Scanzo 2016 del Cipresso al vertice della produzione di questo prezioso passito.

La valutazione dei vini è effettuata da apposite commissioni, ognuna formata per sorteggio da 5 enologi nominati dall'Associazione Enologi Enotecnici Italiani; il metodo di valutazione utilizzato è quello della “Union Internationale des Oenologues".

Questo ennesimo riconoscimento per l’azienda Il Cipresso è il coronamento del percorso di continua ricerca dell'eccellenza enoica, perseguito da Angelica e Alfonso, titolari della premiata cantina. «La nostra - afferma Angelica Cuni - è un'azienda di piccole dimensioni, nella quale abbiamo deciso di investire per la particolarità del terroir di Scanzorosciate; siamo convinti che i vini di questo splendido angolo di Bergamo siano destinati all'eccellenza ed i continui riconoscimenti confermano la nostra convinzione. Inoltre, da un mese a questa parte abbiamo imbottigliato Melardo 2019, Valcalepio Doc Biologico; l'annata 2018 è andata a ruba, è stata un successo di pubblico e di critica, il miglior riconoscimento per i tanti sacrifici che comporta l'agricoltura Bio. A luglio imbottiglieremo Dionisio Valcalepio Rosso Doc Biologico. Alla fine del percorso, tutti i nostri vini avranno la certificazione Bio».

NELLA FOTO, ANGELICA CUNI TRA I SUOI AMATI FILARI.

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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