Colli Euganei: nati dal fuoco, plasmati dalla viticoltura. L'omaggio di Serena Imazio e Attilio Scienza a questa terra in un libro

Un omaggio alla bellezza e all'unicità dei Colli Euganei, ma anche alla loro eccellenza: il vino. La spettacolare Villa Selvatico di Battaglia Terme, fresca di restauro a cura della nuova proprietà Miola, ha fatto da quinta d’eccezione alla presentazione di “Colli Euganei nati dal fuoco plasmati dalla viticultura”, il volume promosso dal Consorzio Tutela Vini Colli Euganei come primo di una serie di quaderni scientifici che raccontano le peculiarità della denominazione padovana.

Scritto a quattro mani da Attilio Scienza – professore ordinario fuori ruolo presso l’Università degli Studi di Milano, dove è stato Presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia e titolare del corso di Miglioramento genetico della vite e di Viticoltura di territorio – e Serena Imazio, ricercatrice presso l’Università di Modena e Reggio Emilia presso il Centro di Trasferimento Tecnologico dell’Emilia Romagna, il libro vuole essere, nelle parole degli autori,una guida alla lettura e alla scoperta dei Colli Euganei e delle eccellenze enologiche che qui vengono prodotte da centinaia di anni. (…) un testo che vuole raccontare la storia della viticoltura nel territorio euganeo e l’origine dei vitigni che nel corso del tempo sono arrivati nell’areale influenzando e modificando il paesaggio e il territorio in un gioco di interazione sinergica che ritroviamo in bottiglia".

Dal mito di Antenore ai giorni nostri, Attilio Scienza e Serena Imazio ripercorrono il viaggio compiuto dalla vite, dal Caucaso agli Euganei, scandagliando le rotte seguite, da conquistatori e mercanti, svelando incroci, parentele, padri cugini e fratelli nel grande albero genealogico della vite.

«La nuova comunicazione del vino, - scrive Scienza - soprattutto in un territorioricco, complesso e dalla storia millenaria come quello italiano, deveessere basata su una strategia che allarghi i confini e che cominci aincludere paesaggio e suoi trascorsi storici e preistorici non per dareun’età al vino o alla presenza dei vitigni che lo producono sul territorio,ma per fare l’esatto opposto: definirne il carattere atemporale, inimitabile e riconoscibile

La presentazione a Villa Selvatico è stata introdotta dal Presidente del Consorzio Vini Doc e Docg dei Colli Euganei, Marco Calaon, che nel ringraziare gli autori e il numeroso pubblico intervenuto, ha evidenziato, proprio guardando alle splendide vestigia della Villa, l’importanza di conoscere approfonditamente il passato per progettare il futuro. Attilio Scienza è entrato poi nel vivo con il racconto dei viaggi mitologici degli eroi. E' toccato a Francesco Loreggian, guida naturalistica del Parco Colli Euganei, riportare il focus sulle colline euganee, ripercorrendone origine geologica e svelando una natura ricchissima di biodiversità.

Gianni Borin, docente di enologia all'Università, ha tracciato un focus sui Moscati, con pedigree e caratteristiche. In chiusura, un contributo di Claudia Baldin ambasciatrice dell’heritage euganeo nonché presidente del Parco Letterario Francesco Petrarca e Colli Euganei. Mentre a margine Giorgio Salvan ha poi congedato gli ospiti con considerazioni e suggestioni sull’accoglienza e sull’ospitalità legate all’enoturismo euganeo.

Al termine dei lavori, nel piano nobile della villa, protagonista il Godì, il nuovo aperitivo delle Terme, nato su iniziativa dell’Ascom, e preparato con tutti ingredienti del territorio, per brindare una volta di più allo splendido territorio dei Colli Euganei.

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RENATO MALAMAN

Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 124 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.

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