COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM SI RIPARTE

Martedì 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia riapre la porte al pubblico con ingresso gratuito dalle 10 alle 18. Un regalo per tutti coloro che dopo 86 giorni di chiusura, dall’8 marzo, vorranno tornare a vivere, o scoprire per la prima volta, l’atmosfera unica di quella che fu la casa di Peggy Guggenheim per trent’anni, e la sua impareggiabile collezione di capolavori.

La Collezione torna ad accogliere i visitatori nelle sale di Palazzo Venier dei Leoni e nel suo giardino, cuore verde del museo veneziano, ora in piena fioritura. Il 2 giugno l’ingresso sarà consentito su prenotazione, effettuabile a partire dal 22 maggio e fino al 1 giugno alle ore 14. Per informazioni consultare il sito guggenheim-venice.it.  

Sarà una nuova fruizione della Collezione, senz’altro più intima e raccolta, all’insegna di una visita riflessiva, in un luogo accogliente e forse più silenzioso rispetto al passato, che permetterà ai visitatori di porsi in ascolto dell’arte, in contatto diretto con la magia surreale de "L’impero della luce” di René Magritte, o il mistero assoluto di “Alchimia” di Jackson Pollock, o perché no, di immergersi nella quiete del giardino delle sculture, seduti accanto alla “Donna in piedi (Donna ''Leoni”)” di Alberto Giacometti. Un’opportunità speciale, che vi invitiamo a cogliere.

Nel corso del mese di giugno, il museo riaprirà nuovamente i battenti nei fine settimana, il sabato e la domenica, dalle 10 alle 18. Al momento della riapertura sarà visitabile la collezione permanente, ma non la mostra temporanea Migrating Objects. Arte dall’Africa, dall'Oceania e dalle Americhe nella Collezione Peggy Guggenheim, che rimane comunque allestita in attesa di verificarne una possibile data di ripresa. Inoltre a causa del lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19, il museo ha dovuto annullare la mostra estiva dedicata all'artista brasiliana Lygia Clark, Lygia Clark. Pittura come sperimentazione 1948-1958, attualmente al Museo Guggenheim di Bilbao, dove sarà visitabile dall’1 giugno, data di riapertura del museo basco.

Il museo riapre con un accesso contingentato, il pubblico e lo staff seguiranno nuove norme comportamentali di sicurezza, in linea con lo spirito di accoglienza della Collezione. Si potrà quindi accedere con ingressi a fasce orarie, si consiglia la prenotazione online, attiva dall’1 giugno sul sito del museo, ed eventuali acquisti del biglietto potranno avvenire solo tramite l’utilizzo di carta di credito e bancomat. I soci e i visitatori che hanno diritto all’ingresso gratuito potranno prenotare con una mail a prenotazioni@guggenheim-venice.it o chiamando il numero +39.041.2405440 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 15), indicando il giorno e l’ora di arrivo, e saranno poi ricontattati per conferma.

È obbligatorio l’uso di mascherina sia per i visitatori che per il personale museale, nel rispetto della distanza di almeno un metro; un percorso di visita a senso unico; una continua sanificazione degli spazi; dispenser igienizzanti in più punti del museo; segnaletica e presenza di personale, tali da far rispettare le regole descritte. Il Museum Shop in fondamenta sarà aperto, e seguirà le norme appena descritte, mentre il Museum Café in questa prima fase rimarrà chiuso. Non sarà al momento possibile accettare prenotazioni di gruppi e visite guidate, né sarà possibile la fruizione di audioguide.

“Durante questo tempo sospeso, l’arte e la cultura hanno avuto un ruolo lenitivo fondamentale, e oggi è nostro dovere portare avanti la nostra missione, educare, riaprendo finalmente le porte del museo, anche se in una condizione di grande incertezza - dichiara la direttrice Karole P. B. Vail - affinché la riapertura sia sostenibile economicamente saremo io e il mio staff ad accogliervi nelle sale del museo e penso questo sia un bell’esercizio di resistenza e resilienza culturale. Per questo sono particolarmente grata al mio team per aver dato la sua piena disponibilità durante i week-end. Da sempre crediamo nel potere trasformativo e terapeutico dell’arte, che consola e dà la forza anche nelle situazioni peggiori, pertanto, durante questi 86 giorni di chiusura, non abbiamo mai smesso di comunicare con il nostro pubblico colmando la distanza fisica con attività sul sito e i social. Riapriamo perché il museo torni ad essere, oggi più che mai, il luogo di una comunità che si riconosce nella fiducia e nel dialogo, non sarà dunque una visita meno piacevole, sarà una visita diversa e insieme torneremo a far vivere la Collezione grazie ai vostri sguardi e allo scambio reciproco. Siamo anche consapevoli dei grandi sforzi che dovremo affrontare per colmare le perdite dovute a questa lunghissima chiusura forzata, ma fiduciosi di rialzarci, grazie all’affetto e al sostegno della comunità che ci è accanto, degli 'Amici' e sostenitori del museo in primis, ma anche dei veneziani, dei veneti, che aspettiamo per primi, numerosissimi, e del pubblico italiano e internazionale che ha dimostrato in questo lungo periodo di lockdown, attraverso mail e messaggi social, la sua vicinanza alla Collezione Peggy Guggenheim”.  

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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