CLOVID 19 300 ROBIOLE DI ROCCAVERANO DOP IN DONAZIONE

Poche parole, tanta speranza! E’ questo fondamentalmente il concetto che accompagna la decisione del Consorzio di Tutela della Robiola di Roccaverano DOP di donare 300 Robiole all’Ospedale “Mons. Galliano” di Acqui Terme e alle case di riposo del territorio. L’unità ospedaliera con il suo personale è in prima linea per contrastare l’avanzata del Coronavirus/Covid-19.

In questo frangente storico che ci ha assaliti senza avvisare, che ci ha avvolto in timori che non conoscevamo, che ha stravolto le nostre abitudini, anche un piccolo gesto ha la sua valenza. Le Robiole di Roccaverano DOP vengono prodotte da piccole realtà agricole, da famiglie, e quelle 300 forme, anche se non sono molte, siamo certi che regaleranno un sorriso. Per le donne e gli uomini del Consorzio rappresentano un abbraccio alla propria terra e un sospiro di speranza.

“È un gesto che mostra quanto il nostro territorio sia al fianco dell'ospedale di riferimento. Sono convinto che da questa dura prova usciremo più forti di prima. La solidarietà messa in campo rappresenta un’autentica ventata di speranza in questo momento difficile per tutti”. Queste le parole del primo cittadino di Acqui Terme Lorenzo Lucchini.

Sono trascorsi soltanto pochi giorni da quando vi abbiamo comunicato il Progetto “Rob-In”, una iniziativa dedicata proprio allo sviluppo territoriale che si dovrà sviluppare con i prodotti, i produttori e gli eventi di questa porzione di terra piemontese. Un progetto in cui crediamo molto anche se in queste due settimane la situazione è mutata; ma di sicuro non è cambiata la nostra voglia di continuare a lavorare come sempre realizzando un formaggio buono e sano. La nostra piccola donazione è la conferma di quanto crediamo nel futuro e nella nostra gente.

Il mondo della Robiola di Roccaverano DOP è al fianco del personale sanitario di tutti gli ospedali del nostro paese e ringrazia profondamente tutti coloro che stanno lavorando per garantirci un futuro.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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