CINQUE VILLAGGI DI CHARME NEL SUD DELLA FRANCIA

Villaggi arroccati, cicale e piazzette ombreggiate, una partita di pétanque e la scoperta di un castello, di un museo…il Sud della Francia ha un fascino unico. Ecco 5 suggerimenti per scoperte di charme
 
1.Biot , fra natura, tradizioni e benessere
Immerso nella natura mediterranea, fra i paesaggi verdeggianti del Parco della Brague, Biot è uno scenario perfetto per vacanze a due passi dal mare. Ideale per praticare il tennis e il golf, con alcuni campi di culto, dal Golf di Biot Bastide du Roy, 18 buche ai piedi del villaggio, al Provençal Golf nel cuore di Sophia Antipolis, oltre a due campi pratica. Da non perdere il Mercato degli agricoltori locali, ogni sabato in Place des Arcades, e senza dimenticare i mestieri d’arte, una tradizione di Biot
www.biot-tourisme.com
 
2. Mougins, arte di vivere e natura
Incantevole villaggio alle spalle di Cannes, Mougins offre una qualità di vita eccezionale. Un giro fra le gallerie d’arte, una visita al museo di fotografia André Villers dedicato a Picasso, una sosta nella terrazza di un caffè…E diverse passeggiate e sentieri escursionistici : lungo il Canale della Siagne, dal villaggio di Mougins alla Val de Mougins, la passeggiata "Passo dopo Passo" che collega Mougins a Mougins le Haut, costeggiando il famoso Stagno di Fontmerle con la più grande colonia di piante di loto d'Europa, oltre a molti uccelli migratori. E numerose piste ciclabili e  passeggiate a piedi e a cavallo, nel verde del  Parco della Valmasque
www.mougins-tourisme.fr
 
3. Lourmarin, il villaggio amato da Camus
Poco più di 1000 abitanti, case di pietra dorata nel verde, il castello (visitabile), i campi di lavanda e quell’atmosfera deliziosamente rilassante dei villaggi del Luberon, cuore della Provenza più autentica. Non a caso Albert Camus, lo scrittore Premio Nobel di cui ricorrono quest’anno i 60 anni dalla morte, aveva scelto di vivere qui. Nella sua casa oggi abita la figlia, e la sua tomba nel piccolo cimitero è luogo di pellegrinaggio di tanti lettori. Da vedere al castello  la mostra di fotografie dedicata a Camus : foto in bianco e nero dall’archivio dello scrittore
www.lourmarin.com
 
4. Gordes, uno dei più bei villaggi di Francia
La piazza con la fontana ai piedi del castello-museo, edificio di pietra dorata che risale all’Anno Mille, trasformato in residenza rinascimentale nel ‘500: Gordes è un esempio perfetto dell’arte di vivere in Provenza. Da scoprire girando per le stradine e andando a vedere la rete di cantine e gallerie sotterranee scavate sotto case e palazzi e destinate alle attività artigianali (mulini per l’ olio, cantine d’invecchiamento per il vino). Poi, in pochi minuti d’auto, si raggiunge l’Abbazia di Sénanque, gioiello medievale, immersa nei campi di lavanda : un’immagine magica .
www.luberoncoeurdeprovence.com
 
5. Les Baux-de-Provence, il fascino delle rovine
Anche Les Baux de Provence  è uno dei “più bei villaggi di Francia”, in posizione incantevole, arroccato fra le rocce delle Alpilles e costellato di suggestive rovine : quelle del castello si estendono su 7 ettari, uno dei siti più grandiosi di Francia, con un panorama spettacolare . Altro luogo da non perdere le cave di calcare bianco dismesse : le più grandiose sono diventatate un museo-spettacolo, la Cathedrale d’Images, che quest’anno ospita due grandi e suggestive mostre d’immagini, dedicate a Dalì e a Gaudì, l’architetto visionario della Sacrada Famiglia di Barcellona
https://www.lesbauxdeprovence.com/office-de-tourisme

www.france.fr

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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