CASEIFICIO VAL D'ORCIA ECCELLENZA ALIMENTARE NELLA TERRA DEL PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA'

La Val d’Orcia, inclusa dal 2004 dall'Unesco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità, è una terra che intorno agli anni Sessanta offrì diverse opportunità di collocazione a famiglie di pastori sardi che con i loro greggi si trasferirono nel continente, visto che in questa vallata esistevano tutti i presupposti per garantire loro un futuro nella pastorizia e valorizzare di riflesso l’economia della zona.
Da ciò scaturì l’esigenza di proteggere e far progredire questa “nuova/vecchia” attività con la nascita del Caseificio Val d'Orcia, frutto di una Cooperativa costituita il 18 dicembre 1964 grazie al al Parroco di allora Don Oscar Guasconi.
Nel corso di questo oltre mezzo secolo l'azienda è cresciuta notevolmente, sia dal punto qualitativo che numerico, visto oggi  vanta ben 150 soci che conferiscono circa 11.000.000 di litri di latte di pecora all’anno.
Uno dei risultati fondamentali di questa realtà, oltre a conquistare il pretigioso riconoscimento nel 1990 come 'Miglior Pecorino d'Italia', consiste nell’essere riuscita ad equilibrare il prezzo della materia prima sul mercato, fungendo da filtro per  regolarizzare domanda e offerta sia per i propri associati che non, permettendo la giusta remunerazione per tutti.
Nella lavorazione dei loro prodotti, il cui latte è ritirato sulle zone di provenienza specifica come disciplinato dal regolamento del Consorzio per la Gestione e Produzione del Pecorino DOP, viene dedicata una particolare attenzione alla scelta degli ingredienti ed agli altri trattamenti usati, i quali devono rispondere alle caratteristiche di 'Assoluta Genuinità'.
Tutto ciò è raccolto in una struttura moderna ed adeguata a tutte le rigorose normative CEE. Altra garanzia nel senso della qualità è data dall’ottenimento della certificazione ISO 9001. L’estensione sul mercato riguarda essenzialmente quello nazionale con punte marginali anche all’estero con una clientela che racchiude tutta la grande distribuzione organizzata, oltre a grossisti e dettaglianti di varie dimensioni.
La gamma produttiva spazia dai tradizionali formaggi freschi, semistagionati e stagionati fino agli affinati, biologici, speziati, senza lattosio e la 'Linea natura', una variazione di pecorini vegetali la cui  differenza consiste principalmente,  rispetto al pecorino classico, nell’utilizzo del caglio vegetale anziché quello di origine animale.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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