CASA ME’MÀ IL RISTORANTE DOVE CUCINANO (ANCHE) LE MAMME
Un “luogo del cuore” gastronomico dove sentirsi a casa, in cui convergono un design d’ispirazione newyorkese e la rassicurante tradizione della cucina della mamma. Al punto che protagoniste saranno proprio le donne del paese, che verranno chiamate a condividere e presentare al pubblico le proprie ricette: tutto questo è “Casa Me’Mà”, il nuovo ristorante che apre i battenti sabato 5 gennaio in via Copernico 46 a Figline Valdarno (Fi).
L’attenzione a una cucina casalinga è evidente già dal nome - visto che “Me’ Mà” non è altro che la contrazione di “mia mamma” in dialetto – e si ritrova nei piatti del menù, che oscillano tra Ravioli di zucca e amaretti con gorgonzola e mandorle fino agli Spaghetti alla chitarra con olive taggiasche, pomodoro secco e crema all’aglio o alla Braciolina fritta con patate.
Ricavato all’interno di un vecchio casale del ‘400 ristrutturato, “Casa Me’Mà” conserva gli spazi tipici delle cucine di casa, con un ampio laboratorio dove è possibile assistere ogni giorno alla realizzazione delle pietanze. Allo stesso tempo, però, ogni ambiente del locale è strutturato in modo da consentire una fruizione a sé: oltre all’area del ristorante tout court, infatti, c’è lo spazio per la pizza a pala del forno Menchetti e quello per la griglia con il forno Josper, la cui cottura a carbone vegetale ad alte temperature esalta il sapore della carne, dalla rosticciana al tomahawk, dalla fiorentina al galletto fino al polpo.
Valore aggiunto della “Casa Me’Mà” è proprio la versatilità, che gli consente di restare aperto dalle 7 del mattino alla mezzanotte (da giovedì a sabato fino all’una), offrendo ogni tipo di soluzione gastronomica dalle colazioni al dopocena, incluso un occhio di riguardo per il mondo gluten free e per i vegetariani e un’attenzione speciale alla mixology, testimoniata da un lungo bancone con un bartender specializzato nei cocktail di qualità. Un ampio spettro che coinvolge 200 coperti complessivi, divisi su una superficie di 500 mq dove trovano lavoro 25 persone, e che offre anche servizio di vendita di pane e prodotti da forno. “Abbiamo deciso di realizzare questo locale – spiega Federico Elmi, uno dei titolari – perché crediamo che Figline sia il luogo ideale in cui portare la cucina sincera e genuina della tradizione locale in un ambiente contemporaneo ed elegante, ma mai sopra le righe. Vogliamo che qui gli ospiti si sentano come a casa propria”.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).