CARPINETO I ROSSI PER ECCELLENZA

Tante declinazioni di rosso, in bottiglia, nei vigneti, nel paesaggio, quello che si vive attraverso le Tenute Carpineto dove la Toscana sembra narrarsi tra i filari e riassumersi in un calice.

Collegamenti inaspettati che ci conquistano come un gioco dell'immaginazione. Un rosso che alla vista sembra dipinto con i colori scaturiti da un pennello. Fortuna del rosso che nell'arte è stata incommensurabile, non ultimo il "rosso perfetto".

Colore divenuto negli anni icona di un grande stilista, il rosso trionfa nelle tonalità del carminio, granata, porpora. E' il colore che convoglia le emozioni più intense, il primo nell'arco dell'arcobaleno.

Non è facile tradurre l'emozione del rosso, associato al fasto, alla seduzione, al piacere . Il rosso è assoluto e vibrante, è profondo.

Tornando ai rossi nel bicchiere, con Carpineto che ha una produzione che copre tutti i grandi rossi di questa terra vocata, significa parlare di declinazione del Sangiovese, vitigno dalla straordinaria trasversalità sensoriale: Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino. Gran parte della produzione è data da vini delle più prestigiose DOCG della Toscana. Rossi per lo più. Riserve di grande struttura, vini estremamente longevi.

Al palato la struttura è setosa, vini armoniosi, profondi. Una sensazione tattile di rotondità e morbidezza. Carezzevole e avvolgente come velluto.

A questo punto non resta che parlare di abbinamenti a tavola che ovviamente prevedono carni rosse, arrosti, brasati, selvaggina. Senza dimenticare mai però che non ci sono dogmi rigidi e bere è anche piacere per provare nuovi abbinamenti. Si tratta in ogni caso di grandi rossi che possono contemplare i sapori di tante regioni ma soffermiamoci in Toscana, alla tavola di un altro stellato che in carta ha una piccola verticale del Vino Nobile di Montepulciano Riserva Carpineto. Filippo Saporito, patron dello splendido La Leggenda dei Frati a Firenze, autore di piatti impressi nella cultura gastronomica del territorio ma dalla cifra stilistica contemporanea come siglata, ancora una volta da questa pennellata di rosso.

Suggestivo l'abbinamento con la Terrina di fegatini e il suo creme caramel, Pan de’ Santi, intrigante quello con i Cappellacci alle tre carni, sugo d’arrosto, grana padano “taglio sartoriale 24 mesi", magistrale e di assoluta classicità l'abbinamento con l'agnello del Casentino.

www.carpineto.com

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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