CARNEVALE DI BASILEA
Il Carnevale di Basilea fa parte dell’identità della città, è considerato il fulcro della sua forza creativa e rende possibili tre giorni in cui l’ordine «normale» delle cose è sospeso. La sua unicità e la sua qualità hanno fatto sì che il più grande Carnevale della Svizzera diventasse patrimonio culturale immateriale mondiale dell’UNESCO.
La «Frau Fasnacht», come viene affettuosamente chiamato dagli abitanti di Basilea, rappresenta un carnevale diverso dal solito: è uno spettacolo che si basa su strumenti unici, creatività, esuberanza ed espressioni artistiche del massimo livello. I temi, le storie e l’attualità politico-sociali vengono trasposti in un modo tipicamente basilese, dando prova di un umorismo pungente e una lingua tagliente.
Il Carnevale ha inizio nel buio totale, alle 4.00 in punto, il lunedì dopo il mercoledì delle Ceneri. Il «Morgestraich» trasforma il centro città in un mare di lanterne dipinte a mano, dove migliaia di pifferai e suonatori di tamburo mascherati accompagnano con la musica la loro rispettiva lanterna e il loro tema carnevalesco. Le celebrazioni si concludono il giovedì, sempre alle 4.00 in punto, con l’«Ändstraich». Quello che succede in questi tre giorni deve essere assolutamente vissuto.
Cortège - 27 febbraio e 1 marzo 2023, ore 13.30–18.00 - La grande sfilata, il cosiddetto Cortège si svolge nel pomeriggio del lunedì e del mercoledì di Carnevale. Più di 11.000 figuranti mascherati celebrano il proprio sujet (allegoria) in formazioni di varie dimensioni. A differenza del Morgenstreich, al Cortège partecipano tutte le formazioni tradizionali.
A partire dal lunedì sera, le clique espongono nella Münsterplatz le lanterne dipinte con allegorie dal design artistico e sofisticato. L’imponente esposizione dei sujet raffigurati si rivela nel suo pieno splendore soprattutto dopo il tramonto, quando le lanterne si illuminano come durante il Morgenstreich. Lo stile e le forme delle lanterne sono molteplici: alcune portano l’inconfondibile firma dell’artista della clique, altri sono dipinti da dilettanti. Si ricorre anche sempre più all’uso di nuove tecniche e materiali innovativi. Ciò che una volta era iniziato con le caricature di noti consiglieri e personalità della città di Basilea si è trasformato nel corso dei decenni in una rappresentazione di storia dell’arte.
Uno degli elementi fondamentali del Carnevale di Basilea è rappresentato dalle Schnitzelbänke. Queste canzonette di scherno in versi incarnano appieno la goliardia del Carnevale di Basilea e vengono declamate dagli stessi menestrelli che le scrivono. Le Schnitzelbänke si basano su eventi politici o sociali dell’anno appena trascorso e vengono recitate in eleganti rime senza mai tralasciare una buona dose di ironia, satira e sagacia. I menestrelli, chiamati Schnitzelbänkler, recitano i loro versi nei ristoranti e teatri il lunedì e il mercoledì sera, mentre il martedì sera anche nelle Cliquenkeller (locali di prova delle Clique) e nelle abitazioni private Importanti quasi quanto i componimenti sono le immagini dipinte, chiamate Helge, che vengono mostrate a ogni strofa. Una buona Helge deve riferirsi a quanto scritto nella strofa senza, però, svelarne il finale.
2 marzo 2023 - Prima che l’Endstreich segni la fine dei «tre giorni più belli dell’anno» (drey scheenschte Dääg), il mercoledì sera la città si anima nuovamente in occasione del celebre Carnevale. Dopo la mezzanotte, gli attivi partecipanti tornano a scatenarsi e si godono appieno questo momento clou di questo straordinario evento basilese. Poi, poco prima delle 4.00 del giovedì mattina, le clique e i gugge si dirigono verso un luogo d’incontro prestabilito e tutti insieme suonano una marcia o un pezzo conclusivo. A quel punto non rimane altro che salutarsi e attendere con ansia il prossimo Carnevale.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).